D. La necessità e l'attualità del Socialismo. Arricchimento della nostra concezione programmatica del Socialismo
18° Congresso - Risoluzione sul socialismo
Valutazioni e conclusioni sull'edificazione del socialismo nel corso del XX secolo, con particolare attenzione all'URSS. La concezione del KKE sul socialismo.
Valutazioni e conclusioni sull'edificazione del socialismo nel corso del XX secolo, con particolare attenzione all'URSS. La concezione del KKE sul socialismo.
La necessità e l'attualità del socialismo
32. Il programma del Partito afferma: "Il rovesciamento controrivoluzionario non cambia il carattere di un'epoca. Il XXI sarà il secolo di una nuova ondata del movimento rivoluzionario mondiale e di una nuova serie di rivoluzioni sociali". Le lotte che si limitano a difendere alcune conquiste, pur essendo necessarie, non possono fornire soluzioni concrete. L'unica via d'uscita e prospettiva inevitabile rimane il socialismo, nonostante la sconfitta alla fine del XX secolo.
La necessità del socialismo emerge dall'inasprimento delle contraddizioni del mondo capitalista contemporaneo, del sistema imperialista. Deriva dal fatto che nella fase imperialista dello sviluppo capitalistico, caratterizzata dal dominio dei monopoli, i presupposti materiali che richiedono il passaggio a un superiore sistema socio-economico sono pienamente sviluppati.
Il capitalismo ha socializzato la produzione a un livello senza precedenti. Tuttavia, i mezzi di produzione, i prodotti del lavoro sociale costituiscono la proprietà privata capitalistica. Questa contraddizione è la fonte di tutti i fenomeni di crisi delle società capitalistiche contemporanee: disoccupazione e povertà, che raggiungono livelli esplosivi durante le crisi economiche; il prolungamento dell'orario giornaliero di lavoro, nonostante il forte incremento della produttività, e una simultanea espansione del lavoro a tempo parziale; la mancata soddisfazione dei bisogni sociali contemporanei di istruzione e specializzazione professionale, di prevenzione sanitaria e riabilitazione, sulla base delle moderne conoscenze scientifiche e tecnologiche; la deliberata distruzione dell'ambiente con gravi conseguenze per la salute pubblica e dei lavoratori, la mancanza di protezione dalle catastrofi naturali, nonostante le nuove possibilità tecnologiche; la distruzione delle guerre imperialiste, il traffico di droga e il commercio di organi umani, ecc.
Allo stesso tempo, questa contraddizione del capitalismo indica la via d'uscita: l'allineamento dei rapporti di produzione con il livello di sviluppo delle forze produttive; l'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione, a partire da quelli più concentrati, la loro socializzazione, il loro utilizzo pianificato nella produzione sociale con l'obiettivo di soddisfare bisogni sociali; la Pianificazione centrale dell'economia da parte del potere operaio socialista rivoluzionario, del controllo operaio. Il traguardo socialista è realistico perché radicato nello sviluppo del capitalismo stesso. La sua definizione non dipende dai rapporti di forza, dalle condizioni nelle quali si produce l'azione rivoluzionaria e i cui sviluppi possono accelerare o rallentare.
La vittoria della rivoluzione socialista, inizialmente in un paese o in un gruppo di paesi, scaturisce dal funzionamento della legge dello sviluppo ineguale economico e politico del capitalismo [54]. Le pre-condizioni che portano la rivoluzione socialista all'ordine del giorno non maturano contemporaneamente in tutto il mondo. La catena imperialista si romperà nel suo anello più debole.
Lo specifico compito "nazionale" di ogni PC è il compimento della rivoluzione socialista e l'edificazione del socialismo nel proprio paese, come parte del processo rivoluzionario mondiale. Ciò contribuirà alla creazione di un "socialismo completo" nel quadro della "collaborazione rivoluzionaria dei proletari di tutti i paesi." [55]
La tesi leninista riguardante l'anello debole non trascura il rapporto dialettico tra aspetto nazionale e internazionale nel processo rivoluzionario, che si esprime nel fatto che la transizione alla fase più alta del comunismo presuppone la predominanza del socialismo in tutto il mondo, o almeno, la sua vittoria nei paesi sviluppati e più influenti del sistema imperialista.
33. Il grado di maturazione dei presupposti materiali per il socialismo è diverso tra le varie società capitalistiche come conseguenza della legge dello sviluppo ineguale del capitalismo. Il parametro di base per lo sviluppo dei rapporti capitalistici è l'estensione e concentrazione del lavoro salariato.
Nelle condizioni dell'imperialismo, l'arretratezza relativa del capitalismo può accendere un improvviso acuirsi delle contraddizioni, quindi una crisi rivoluzionaria e la possibilità di vittoria. Tuttavia, il grado di arretratezza socio-economica renderà di conseguenza più difficile la futura costruzione socialista, la lotta del nuovo contro il vecchio. La velocità di costruzione del socialismo è influenzata da ciò che eredita. [56]
In ogni caso, il livello del passato capitalista che il potere operaio rivoluzionario eredita non giustifica la messa in discussione delle leggi fondamentali della rivoluzione e dell'edificazione socialista. Queste leggi hanno applicabilità generale in tutti i paesi capitalisti, a prescindere dalle loro peculiarità storicamente condizionate, che senza dubbio esistevano nel corso della costruzione del socialismo nel XX secolo. Sicuramente esisteranno anche nel corso di una futura costruzione socialista, che però inizia sulla base di uno sviluppo capitalistico di gran lunga più avanzato di quello della Russia del 1917.
Arricchimento della nostra concezione programmatica riguardo il socialismo
34. Il XV Congresso del KKE ha definito la prossima rivoluzione in Grecia come socialista. Ha inoltre definito il carattere antimperialista, antimonopolista e democratico del Fronte come alleanza socio-politica della classe operaia con gli altri strati popolari che, a determinate condizioni e sotto la direzione del KKE, possono evolvere in un fronte rivoluzionario per la realizzazione della rivoluzione socialista. I Congressi successivi, soprattutto il XVI, hanno arricchito il contenuto programmatico del Fronte.
Nel Programma del KKE sono state esposte le nostre tesi fondamentali riguardanti il socialismo, che oggi siamo in grado di arricchire e sviluppare utilizzando le conclusioni relative alla costruzione del socialismo in URSS durante il XX secolo, basate sulla tesi marxista-leninista sviluppate nel 2° capitolo.
35. L'alto livello di monopolizzazione, verificatosi soprattutto negli ultimi anni, costituisce il presupposto materiale per l'immediata socializzazione dei mezzi di produzione concentrati nell'industria, commercio e turismo, in modo che la ricchezza prodotta possa diventare di proprietà sociale. Sulla base della socializzazione, ogni forma di attività affaristica privata nei settori della salute, assistenza, sicurezza sociale, istruzione, cultura e sport deve essere immediatamente abolita.
La proprietà sociale e la Pianificazione centrale creeranno la possibilità per la scomparsa della disoccupazione.
La Pianificazione centralizzata dell'economia, basata sulla proprietà sociale dei mezzi di produzione concentrati, è un rapporto di produzione comunista. La Pianificazione centrale dovrebbe garantire la precedenza del Dipartimento I rispetto al Dipartimento II e la corrispondente riproduzione allargata. I piani statali, nell'organizzazione della costruzione del socialismo e della prosperità sociale, copriranno gli obiettivi a lungo, medio e breve termine.
L'attuazione della Pianificazione centrale sarà organizzata per settore, attraverso un'unica autorità statale unificata, con branche regionali e a livello industriale. La Pianificazione sarà basata su un insieme di obiettivi e criteri quali:
- Nell'energia: lo sviluppo delle infrastrutture per soddisfare le esigenze della produzione centralmente pianificata, la riduzione del livello di dipendenza energetica del paese, la salvaguardia di un adeguato ed economico consumo popolare, la sicurezza dei lavoratori del settore e delle aree residenziali coinvolte, la tutela della salute pubblica e dell'ambiente. In questa direzione, le politiche energetiche poggeranno sui seguenti pilastri: l'utilizzo di tutte le fonti energetiche nazionali (lignite, idroelettrica, eolica, ecc.), la sistematica ricerca e scoperta di nuove fonti, la ricerca di collaborazioni interstatali reciprocamente vantaggiose.
- Nei trasporti la priorità sarà data ai trasporti di massa piuttosto che a quelli individuali, al trasporto ferroviario sulla terraferma del paese. La Pianificazione sarà effettuata sulla base del criterio di far operare tutte le forme di trasporto in modo interdipendente e complementare e con gli obiettivi di un trasporto economico e veloce di persone e merci, del risparmio energetico e della tutela ambientale, dello sviluppo pianificato per l'annullamento delle disparità regionali, del pieno controllo della sicurezza e difesa nazionale dello Stato socialista. Condizione preliminare per la realizzazione di questi obiettivi nello sviluppo dei trasporti è la pianificazione delle grandi infrastrutture - porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, strade - e di un'industria per la produzione dei mezzi di trasporto. Lo stesso vale per le telecomunicazioni, il trattamento delle materie prime, la produzione, in particolare quella meccanica, con l'obiettivo (per quanto possibile) dell'autosufficienza economica, riducendo la dipendenza dal commercio estero e le transazioni con le economie capitaliste in questi settori fondamentali.
- La terra sarà socializzata, così come le grandi aziende agricole capitaliste. Saranno allestite unità produttive statali per la produzione e la trasformazione di prodotti agricoli come di materie prime o articoli di consumo.
- Saranno promosse cooperative di produzione dei piccoli e medi contadini, aventi il diritto all'uso della terra come mezzo produttivo. La partecipazione di contadini piccoli e medi avverrà inizialmente tenendo conto, ai fini della distribuzione, della quantità di terra e del numero di animali apportati da ciascuno di loro alla cooperativa. Il provvedimento della socializzazione della terra impedisce, da un lato, la possibilità di concentrazione di terra dentro o fuori della cooperativa e, dall'altro, i cambiamenti d'uso della terra e la sua mercificazione. La realtà greca non necessita di ridistribuzione della terra. Contadini senza proprietà saranno impiegati nelle unità agricole organizzate dallo Stato. In modo analogo nelle città saranno promosse cooperative per la piccola produzione di merci.
Le cooperative di produzione creeranno i presupposti per l'estensione dei rapporti comunisti in tutti i settori dell'economia attraverso la concentrazione della piccola produzione di merci, la sua organizzazione, la divisione del lavoro all'interno delle cooperative, l'aumento della produttività del lavoro e l'utilizzo delle nuove tecnologie. Sarà creato un sistema per la distribuzione dei prodotti cooperativi attraverso negozi statali e cooperative. La Pianificazione centrale determinerà le proporzioni tra i prodotti distribuiti attraverso il mercato cooperativo (e i loro prezzi) e quelli distribuiti attraverso il meccanismo dello Stato. L'obiettivo finale è che tutti i prodotti delle cooperative siano distribuiti attraverso un meccanismo unificato di Stato. Le cooperative di produzione sono collegate alla Pianificazione centralizzata attraverso gli obiettivi di produzione e i piani per il consumo di materie prime, energia, nuovi macchinari e servizi.
I nuovi progressi tecnologici e scientifici saranno utilizzati con l'obiettivo di ridurre i tempi di lavoro, l'aumento del tempo libero, che potrà essere impiegato per il potenziamento del livello educativo-culturale, per l'acquisizione delle capacità di partecipare pienamente al controllo della gestione e alle istituzioni del potere statale.
- La ricerca scientifica sarà organizzata tramite istituzioni statali - enti di istruzione superiore, istituti, ecc. - al servizio della Pianificazione centrale, della gestione della produzione sociale e dei servizi sociali, al fine di sviluppare la prosperità sociale.
36. Una parte del prodotto sociale sarà distribuita in base alle necessità, attraverso servizi pubblici e gratuiti: sanità, istruzione, sicurezza sociale, tempo libero, cura dei bambini e degli anziani, trasporto a basso costo (in alcuni casi gratuito), telecomunicazioni, forniture energetiche e idriche per il consumo popolare, ecc.
Sarà creata un'infrastruttura sociale dello Stato per fornire servizi di alta qualità al fine di soddisfare i bisogni che oggi vengono affrontati dagli individui o dalle famiglie (es. mense nei luoghi di lavoro, nelle scuole).
- A tutti i bambini piccoli verrà fornita istruzione prescolare gratuita, pubblica e obbligatoria. L'istruzione scolastica generale di base della durata di 12 anni sarà esclusivamente pubblica e gratuita, garantita a tutti attraverso scuole con strutture, programmi, amministrazione, funzionamento e infrastrutture tecniche unitarie, e composta di personale specializzato. La formazione professionale sarà esclusivamente pubblica e gratuita e garantita dopo il completamento della formazione di base obbligatoria. Attraverso un sistema unificato di istruzione pubblica superiore gratuita, sarà formato il personale scientifico in grado di insegnare nelle istituzioni educative e di fornire il personale specializzato nel campo della ricerca, dei servizi di produzione socializzata e statali.
- Sarà stabilito un sistema sanitario e assistenziale esclusivamente pubblico e gratuito. La produzione direttamente sociale (mezzi di produzione socializzati, Pianificazione centrale, controllo operaio) crea i presupposti materiali per lo sviluppo di un'economia socialista che - conformemente al suo livello di sviluppo - sia in grado di garantire allo stesso modo e a tutti, le condizioni di tutela della salute e l'assistenza come beni sociali. Essi sono la premessa per il benessere fisico e psicologico, per lo sviluppo intellettuale e culturale di ogni persona, che dipendono dalle condizioni di vita e di lavoro, dalle condizioni ambientali generali e sociali che influiscono sulla capacità di ogni persona nel lavoro e nell'attività sociale.
37. Con l'elaborazione e l'attuazione del primo piano statale, l'ambito operativo dei rapporti monetario-mercantili sarà già circoscritto. La loro limitazione continua, con la prospettiva di una loro completa scomparsa, è legata al pianificato ampliamento dei rapporti comunisti in tutta la produzione e distribuzione, con l'espansione dei servizi sociali per soddisfare una parte sempre maggiore dei bisogni di consumo individuale. Il denaro perde gradualmente il suo contenuto come forma di valore, la sua funzione come mezzo di scambio di merci e si trasforma in una certificazione del lavoro, con cui i lavoratori possono accedere a quella parte del prodotto sociale che viene distribuito in base al lavoro svolto.
L'accesso a questi prodotti è determinato dal contributo del lavoro individuale sul totale del lavoro sociale. La misura del contributo individuale è il tempo di lavoro, che è determinato dal Piano ed è associato ai seguenti obiettivi: risparmio di materie prime, applicazione di tecnologie più produttive, organizzazione più razionale del lavoro, efficienza nelle funzioni di controllo nell'amministrazione-gestione.
Il tempo di lavoro prende in considerazione anche le esigenze complessive della produzione sociale, le condizioni materiali del processo produttivo nel quale è incorporato il lavoro "individuale", le particolari esigenze della produzione sociale (ad esempio, il trasferimento di forza lavoro verso specifiche regioni o settori prioritari), così come altre particolari esigenze sociali (ad esempio, maternità, individui con bisogni particolari). Gli incentivi verranno creati per lo sviluppo di un atteggiamento di avanguardia comunista dinanzi all'organizzazione ed esecuzione del lavoro, l'aumento generale dell'efficacia del collettivo nell'unità di produzione o del servizio sociale, come risultato della diversa combinazione di lavori particolari. Gli incentivi avranno come obiettivo la diminuzione del lavoro non qualificato e puramente manuale, la riduzione del tempo di lavoro, in parallelo con l'accesso a programmi educativi, di svago e ai servizi culturali, la partecipazione al controllo operaio. Noi rifiutiamo la forma degli incentivi monetari.
La politica inerente alla remunerazione monetaria del lavoro sarà elaborata in base ai suddetti principi, con una tendenza all'attenuazione e, successivamente, all'eliminazione delle differenze di reddito monetario. Qualsiasi deviazione temporanea esistente, mirante al reclutamento di esperti in determinati settori dell'economia, sarà trattata in modo pianificato, dando priorità all'aumento dei redditi più bassi.
La Pianificazione centrale mira, nel medio e lungo termine, allo sviluppo, in modo generalizzato, delle capacità di eseguire lavori specializzati, così come ai cambiamenti nella divisione tecnica del lavoro, per raggiungere il completo sviluppo della produttività del lavoro e la riduzione del tempo di lavoro, nella prospettiva di eliminare le differenze tra lavoro esecutivo e amministrativo, tra lavoro manuale e intellettuale.
Il ruolo e la funzione della Banca centrale cambieranno. La regolazione della funzione del denaro, come mezzo di circolazione delle merci, sarà limitata allo scambio tra produzione socialista e produzione delle cooperative agricole, in generale la produzione di merci di quella porzione di beni di consumo che non sono prodotti dalle unità di produzione socialiste, fino alla eliminazione definitiva della produzione mercantile. Su questa base, saranno controllate le rispettive funzioni di alcuni organismi statali specializzati nel credito alle cooperative di produzione agricola e altre, ed alcuni piccoli produttori di merci.
Lo stesso si può dire per le transazioni internazionali-interstatali (commercio, turismo), fin tanto che gli Stati capitalistici esisteranno sulla terra. Di conseguenza, un dipartimento della Pianificazione centrale regolerà le riserve auree o di altre merci che operano come moneta mondiale. Il nuovo ruolo della Banca centrale nell'esercizio della contabilità sociale generale sarà plasmato e collegato con gli organismi e gli obiettivi della Pianificazione centrale.
38. La costruzione del socialismo non è compatibile con la partecipazione del paese a formazioni imperialiste, come UE e NATO. Il potere statale rivoluzionario, a seconda della situazione regionale e internazionale, cercherà di sviluppare relazioni interstatali, con beneficio reciproco, tra la Grecia e gli altri paesi, in particolare quelli il cui livello di sviluppo, i problemi e gli interessi immediati possano garantire una tale vantaggiosa cooperazione. Lo Stato socialista cercherà la cooperazione con quei paesi e popoli che hanno oggettivamente un interesse diretto nel resistere ai centri economici, politici e militari dell'imperialismo, in primo luogo con i popoli che stanno costruendo il socialismo. Si cercherà di utilizzare ogni possibile rottura esistente nel fronte imperialista a causa delle contraddizioni interimperialistiche, allo scopo di difendere e rafforzare la rivoluzione e il socialismo. Una Grecia socialista, fedele ai principi dell'internazionalismo proletario, sarà, nella misura delle sue capacità, un baluardo per il movimento antimperialista, rivoluzionario e comunista mondiale.
39. Il potere rivoluzionario statale della classe operaia, la dittatura del proletariato, ha il dovere di ostacolare i tentativi della borghesia e della reazione internazionale di ristabilire il dominio del capitale. Ha il dovere di creare una nuova società, con l'abolizione dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo. La sua funzione non è solo repressiva-organizzativa. E' anche costruttiva-politica, culturale, educativa e di difesa - sotto la guida del Partito. Esprimerà una forma superiore di democrazia, con la vitalizzante partecipazione della classe operaia e del popolo alla soluzione dei problemi di base nella costruzione della società socialista e nel controllo sul potere statale e sui suoi organi, come sua caratteristica fondamentale. E' uno strumento della classe operaia per la lotta di classe, che continua attraverso altre forme e in condizioni nuove.
Il centralismo democratico è un principio fondamentale per la formazione e il funzionamento dello Stato socialista, nello sviluppo della democrazia socialista, nell'amministrazione delle unità produttive, di ogni servizio sociale.
Il potere operaio rivoluzionario si baserà sulle istituzioni che scaturiranno dalla lotta rivoluzionaria della classe operaia e dei suoi alleati. Le istituzioni parlamentari borghesi saranno sostituite dalle nuove istituzioni del potere operaio.
I nuclei del potere statale della classe operaia saranno le unità di produzione, i luoghi di lavoro, attraverso i quali la classe operaia eserciterà il controllo sociale dell'amministrazione. I rappresentanti dei lavoratori agli organi del potere statale saranno eletti (e quando necessario, revocati) da queste "comunità di produzione". I giovani che non sono impegnati nella produzione (ad esempio gli studenti) parteciperanno all'elezione dei rappresentanti attraverso le unità educative. La partecipazione delle donne non lavoratrici e dei pensionati si svolgerà in un modo speciale, utilizzando organizzazioni di massa e unità che forniscono servizi speciali.
L'esercizio del controllo operaio e sociale verrà istituzionalizzato e tutelato nella pratica, così come lo saranno la critica senza impedimenti alle decisioni e pratiche che ostacolano la costruzione del socialismo, la denuncia senza ostacoli dell'arbitrio soggettivo e del comportamento burocratico dei funzionari, e altri fenomeni negativi e deviazioni dai principi socialisti-comunisti.
La rappresentanza delle cooperative agricole e dei piccoli produttori salvaguarda la loro alleanza con la classe operaia. La composizione dei massimi organi è composta da delegati eletti da quelli inferiori attraverso gli organi corrispondenti. Si farà sì che la maggioranza dei rappresentanti di questi organi sarà costituita da lavoratori delle unità di produzione socialiste e dei servizi sociali pubblici.
Il più alto organo del potere statale è un organismo di lavoro - che legifera e governa al tempo stesso - nel quadro del quale viene effettuata la ripartizione dei poteri esecutivo e legislativo. Non è un parlamento: i rappresentanti non sono permanenti, possono essere revocati, non sono staccati dalla produzione, ma sono in congedo dal loro lavoro per la durata del loro mandato, secondo le esigenze delle loro funzioni di rappresentanti. Essi non godono di alcun privilegio economico dalla loro partecipazione agli organi del potere statale. Il governo, i dirigenti delle varie autorità esecutive (ministeri, amministrazioni, comitati, ecc.) sono scelti dagli organi più alti.
Saranno adottate una costituzione e una legislazione rivoluzionarie, in conformità con i nuovi rapporti sociali - proprietà sociale, Pianificazione centrale, controllo operaio - che difenderanno la legalità rivoluzionaria. Su questa base prenderanno forma il diritto del lavoro, il diritto di famiglia e il consolidamento legale dei nuovi rapporti sociali. Sarà predisposto un nuovo sistema giudiziario, basato sulle istituzioni popolari rivoluzionarie per l'amministrazione della giustizia. Le nuove autorità giudiziarie saranno sotto la diretta supervisione degli organi del potere statale. Il corpo giudiziario sarà composto di giudici laici eletti e revocabili, così come da personale permanente, responsabile verso le istituzioni del potere statale della classe operaia.
Tra i compiti del potere statale rivoluzionario della classe operaia vi sarà la sostituzione di tutti i meccanismi amministrativi con quelli nuovi corrispondenti al carattere dello Stato proletario. L'utilizzo di strutture e personale proveniente dal vecchio meccanismo presuppone la loro rieducazione rivoluzionaria. Orario di lavoro, diritti e doveri dei lavoratori saranno regolati in accordo alla legge rivoluzionaria. La dirigenza del Partito, senza alcun privilegio, garantirà lo svolgimento delle direttive di cui sopra.
I nuovi organi di sicurezza e difesa rivoluzionaria si baseranno sulla partecipazione dei lavoratori e del popolo, ma avranno anche personale specializzato permanente.
Al posto dell'esercito e degli organi repressivi borghesi, che saranno completamente sciolti, verranno create nuove istituzioni, sulla base della lotta armata rivoluzionaria per la distruzione della resistenza degli sfruttatori e per la difesa della Rivoluzione. Sarà garantito il ruolo guida del Partito nelle unità militari e nelle forze per la difesa della rivoluzione. I loro quadri saranno formati sulla base della loro posizione nei confronti della Rivoluzione.
Attraverso nuove scuole militari, verranno creati gradualmente nuovi corpi, formati principalmente dai giovani della classe operaia che saranno educati nei principi del nuovo potere statale. Sarà utilizzata l'esperienza positiva della costruzione del socialismo, dove i compiti di difesa delle conquiste rivoluzionarie sono stati eseguiti non solo da parte degli organi speciali permanenti, ma anche attraverso la responsabilità del popolo attraverso i comitati dei lavoratori, ecc.
40. Il KKE, in qualità di avanguardia della classe operaia, ha il dovere di condurre la lotta per la trasformazione completa di tutti i rapporti sociali in rapporti comunisti.
Il suo ruolo di avanguardia rivoluzionaria si consolida attraverso il costante sforzo di assimilare e sviluppare ulteriormente la teoria marxista-leninista, il comunismo scientifico, con l'assimilazione delle conquiste scientifiche contemporanee e l'interpretazione di classe dei problemi che emergono durante il processo di nascita e sviluppo della formazione economico-sociale comunista.
In ogni fase, è importante garantire la composizione proletaria del Partito, in quanto la società socialista non è omogenea e presenta contraddizioni sociali.
Il ruolo di avanguardia rivoluzionaria del Partito è avvalorato dalla sua capacità di stimolare la partecipazione e il controllo dei lavoratori, soprattutto nelle unità di produzione e nei servizi sociali.
Il ruolo del Partito non è semplicemente ideologico-educativo. E' il partito della classe che detiene e guida il potere statale. Di conseguenza, il PC deve avere un rapporto organizzativo diretto ed egemonico su tutte le strutture della dittatura del proletariato. Esso fornisce la direzione strategica. Deve interessarsi di tutte le questioni politiche importanti che hanno a che fare con l'esercizio del potere statale. Deve mobilitare la classe operaia nel controllo del potere statale e della gestione della produzione.
Epilogo
Il nostro Partito continuerà lo studio e la ricerca, verso una migliore codificazione delle nostre conclusioni, comprese le questioni che non sono state pienamente trattate. Altrettanto importante è l'assimilazione della nostra presente elaborazione sul socialismo-comunismo da tutti i membri e simpatizzanti del Partito e della Gioventù Comunista.
E' questo il compito che determinerà la capacità del Partito di collegare pienamente la sua strategia con la lotta quotidiana, di formulare obiettivi per i problemi immediati dei lavoratori in connessione con la strategia per la conquista del potere operaio rivoluzionario e per l'edificazione socialista.
Febbraio 2009
XVIII Congresso del KKE
[54] V.I. Lenin: "Sulla parola d'ordine per gli Stati Uniti d'Europa", in Opere, vol. 26, pp 359-363 (edizione greca) (Edizione italiana: Editori Riuniti, vol. 21, pg. 311 - ndt) e "Il programma militare della rivoluzione proletaria", Opere, vol. 30, pp 131-143 (edizione greca) (Edizione italiana: Editori Riuniti, vol. 23, pg. 75 - ndt).
[55] V.I. Lenin: "Sull'infantilismo di sinistra e sullo spirito piccolo-borghese", Opere, vol. 36, p.306 (edizione greca). (Edizione italiana: Editori Riuniti, vol. 27, pg. 293 - ndt)
[56] Lenin ai suoi tempi difese la posizione che nei paesi con un livello di sviluppo capitalistico "intermedio-debole" è più "facile iniziare ma più difficile continuare" la rivoluzione socialista.
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
e-mail:cpg@int.kke.gr