Sciopero di 24 ore nel settore pubblico e privato contro la chiusura della televisione pubblica ERT
13/06/2013
Il PAME [Fronte militante di tutti i lavoratori] ha organizzato un impressionante presidio davanti alla sede della ERT nel quadro dello sciopero generale di 24 ore del settore pubblico e privato, all'insegna dello slogan "questo è un ordine della politica dei monopoli".
Lo striscione delle forze del PAME del comparto della stampa e dei mezzi di comunicazione, alla testa del corteo, recitava: "Rompere i legami di sottomissione. Rafforzare il fronte per il rovesciamento del sistema".
Una folta delegazione del CC del KKE era presente alla manifestazione guidata dal Segretario generale del Partito, Dimitris Koutsoumpas.
Giorgos Milionis, rappresentante delle forze del PAME del settore, ha pronunciato il discorso centrale nella piazza di Agia Paraskevi. Ha chiesto l'abolizione dell'antipopolare atto legislativo, che impone la chiusura di ERT. Ha aggiunto che ciò che sta avvenendo in ERT non è un fenomeno isolato, ma si inserisce nella politica complessiva della borghesia del nostro paese, del suo governo, dell'UE, la BCE e l'FMI. Ha sottolineato che il loro obiettivo è la riduzione del prezzo della forza lavoro e della volontà di consegnare pezzi di proprietà pubblica agli appetiti del capitale monopolistico.
I giornalisti hanno rivolto un saluto a nome dei lavoratori della ERT, facendo particolare riferimento al PAME, schieratosi al loro fianco in tutti questi anni, e alla stazione radio-televisiva del KKE, "902", che trasmette il programma di sciopero della ERT. Manifestazioni simili si sono svolte in decine di città in tutta la Grecia.
Occorre rilevare che per ordine del governo, ogni volta che l'emittente 902 trasmette il programma dei lavoratori ERT, la società privata che affitta le frequenze digitali mette fuori onda la trasmissione, imbavagliando e censurando la stazione televisiva del KKE. Questa è una forma provocatoria di autoritarismo che accompagna l'offensiva anti-operaia del governo tripartito. La presa di posizione del PASOK e di Sinistra Democratica, i due partiti che partecipano insieme a ND al governo, è ipocrita: perché, nonostante il fatto che essi abbiano accettato i 15.000 licenziamenti del settore pubblico, ipocritamente affermano che sono contrari alla decisione di chiudere ERT.
Gli sviluppi in ERT e i piani per una nuova impresa radiotelevisiva con meno personale e lavoro flessibile evidenziano che anche le imprese di Stato nelle condizioni di rapporti di produzione capitalistici e del predominio dei monopoli, operano secondo criteri dell'economia della proprietà privata, sulla base dei profitti. L'opposizione del KKE e del movimento operaio di classe alle privatizzazioni non significa che giustifichino il ruolo delle imprese di Stato e dei servizi pubblici oggi. Sono anch'essi una creazione delle classi borghesi e dei loro governi. La nostra lotta contro le privatizzazioni non crede che nella dittatura dei monopoli possa esistere un gestione a favore del popolo.
Non cadiamo nella trappola della speranza di un governo alternativo nel quadro del percorso di sviluppo capitalista. Una prospettiva di lotta coerente e a lungo termine contro le privatizzazioni, deve avanzare lungo l'unica strada che contiene speranza: la socializzazione dei monopoli, il rovesciamento del loro potere, il disimpegno dalla UE e dalla NATO.
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