L'asino che porta il vino e beve l'acqua
27/05/213
Il governo greco sta cercando molto attivamente di attrarre investimenti stranieri, che naturalmente rafforzeranno anche i gruppi monopolistici in Grecia. Una sessantina di grandi uomini d'affari provenienti da vari settori dell'economia, hanno partecipato al viaggio del Primo Ministro in Cina. Il governo sta offrendo salari ridotti, rapporti di lavoro flessibili e privatizzazioni nel settore statale dell'economia come esca e si rivolge a diversi potenti paesi capitalisti.
La privatizzazione di settori dell'economia di proprietà dello Stato, il cambiamento della forma proprietaria delle varie imprese, la sostituzione degli investitori con altri, la realizzazione di opere infrastrutturali per il trasporto delle merci tedesche, cinesi, francesi e russe rappresenta lo sviluppo, ma è uno sviluppo in favore del capitale e dei suoi profitti.
Allo stesso tempo, possiamo osservare la crescita dell'interesse dei monopoli russi intorno alla questione DEPA-DESFA (organizzazioni statali per l'energia del gas naturale), in particolare l'interesse di Gazprom per DEPA. Non dobbiamo inoltre dimenticare il recente intervento del console russo a Salonicco, che ha legato la questione con l'afflusso di capitali russi in altri settori dell'economia, in particolare nel commercio e nel turismo, affermando che l'esclusione dei monopoli russi dal processo di privatizzazione della DEPA-DESFA significherebbe il declassamento generale delle relazioni economiche tra i due paesi. Le reazioni immediate degli Stati Uniti e dell'Unione europea all'eventualità della vendita di DEPA o DESFA ai monopoli russi sono ben note, fatto che è collegato all'aspra concorrenza in Europa e nel Mediterraneo orientale nel campo degli idrocarburi e del loro trasporto.
Dopo il viaggio in Cina, il Primo Ministro è andato in Azerbaigian, per persuadere il paese sulla necessità di sostenere il gasdotto TAP a cui la Grecia partecipa e che trasporterà gas naturale azero. Il trasporto di gas naturale azero verso l'Europa è sostenuto sia dagli Stati Uniti, che dall'Unione europea. Appena due giorni dopo è stato espresso l'interesse della società statale azera "Socar" all'acquisto di DESFA, cosa che effettivamente andrà ad accrescere il livello della sua offerta con capitale assicurato dalle imprese che controllano i depositi di gas di "Shah Deniz 2", British Petroleum in particolare ed il cui gas verrà trasportato in Europa. Gli Stati Uniti sostengono l'Azerbaigian.
Allo stesso tempo, secondo diverse fonti, i monopoli russi sono interessati a investire nell'energia elettrica come bene e non si può escludere che, nel quadro della ristrutturazione e smantellamento di DEH (società elettrica statale), prenderanno parte nel processo di acquisto. Pare anche appurato l'interesse tedesco e americano al settore elettrico. Ieri è stato pubblicizzato l'imminente viaggio del ministro della Difesa in Russia e la stampa ha scritto che la Russia è interessata alla compagnia statale dei "Sistemi di Difesa" (EAS). Anche Israele ha manifestato interesse.
Sembra che il governo, attraverso la vendita di settori dell'economia di stato, stia seguendo la dottrina della "ripartizione" di questi settori a beneficio dei monopoli di vari potenti stati capitalistici, al fine di creare più interesse e benefici per l'economia capitalista della Grecia nel suo complesso. Ma possiamo già vedere dall'esempio di DESFA-DEPA che la Grecia sta diventando un'arena per l'intensificazione della concorrenza interimperialista. I monopoli operano secondo i loro interessi geopolitici, dimostrando ancora una volta che ciò che la borghesia chiama "relazioni multidimensionali" con varie economie capitaliste è qualcosa che entra in conflitto con gli interessi monopolistici specifici di ogni stato. Cosa pericolosa per il popolo.
Potrebbe essere altrimenti? Forse, ma solo a determinate condizioni. Perché le risorse naturali e la capacità produttiva del paese e le sue relazioni politiche ed economiche internazionali funzionino a vantaggio dei bisogni popolari, deve essere formata una situazione diversa a livello di economia e di potere. Devono essere socializzati i mezzi di produzione. Solo in questo modo si smettono di servire i profitti dei capitalisti e si opera per sostenere il tenore di vita della popolazione. Vale la pena di lottare per questo sviluppo. E solo allora, con il potere operaio-popolare, ci sarà la possibilità di formare relazioni economiche e di cooperazione reciprocamente vantaggiose per il popolo e attuare un altro modello di sviluppo. Così gli "asini" smetteranno di portare il vino e bere solo l'acqua.
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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