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Il KKE marcia verso il suo 19° Congresso...


 
02/04/2013
 
Il Partito Comunista di Grecia (KKE) terrà il suo 19° Congresso nei giorni 11-14 aprile ad Atene. I preparativi entrano nella loro fase finale.
 
Per quattro mesi i comunisti hanno potuto discutere attorno all'attività del partito nel recente passato, dei compiti del KKE per il futuro e sui nuovi progetti di Programma e di Statuto.
 
A tale fine il CC ha pubblicato le "Tesi", che contenevano questi documenti e sulla cui base si sono svolte le discussioni pre-congressuali.
 
Il nostro partito, con uno sforzo volto a far conoscere oltre i confini del paese le tesi, gli interessi e le attività poste in essere dai comunisti di Grecia, ha tradotto il testo integrale delle "Tesi" in 4 lingue: inglese, arabo, spagnolo e russo. I messaggi di saluto in arrivo dai Partiti comunisti e operai e da altri soggetti di tutto il mondo, li potete trovare qui nella loro versione originale.
 
La discussione si è svolta nelle assemblee delle organizzazioni di base del partito, nelle conferenze delle organizzazioni settoriali, come anche in quelle regionali che hanno eletto i delegati al Congresso.
 
Allo stesso tempo, un dibattito pubblico pre-congressuale si è svolto sulle pagine di "Rizospastis", il quotidiano e organo del CC del KKE, con la pubblicazione di centinaia di articoli scritti da membri, quadri e amici del KKE.
 
Inoltre, le organizzazioni di partito hanno organizzato decine di manifestazioni in tutto il paese in cui sono state presentate le "Tesi" ai lavoratori. Come è ben noto, nel Programma approvato dal 15° Congresso nel 1996 il KKE ha superato la logica degli stadi intermedi e ha definito come socialista il carattere della rivoluzione. Ha posto la questione della soluzione della contraddizione principale tra capitale e lavoro, perché è proprio tale contraddizione a imporre il carattere della nostra epoca, l'epoca della transizione dal capitalismo al socialismo, in quanto sono mature le pre-condizioni per l'edificazione socialista.
 
Questa fondamentale posizione del KKE è confermata nel nuovo progetto di Programma che sarà discusso e approvato dal 19° Congresso. Comunque, il KKE cerca di integrare sia le decisioni del 18° Congresso, che arricchiscono la concezione del partito sul socialismo, sia le conclusioni della Conferenza nazionale che ha esaminato la storia del KKE nel periodo 1949-1968.
 
Così, il 15° Congresso, valendosi del livello allora raggiunto, determinò la linea del Fronte antimonopolista-antimperialista-democratico come quella della mobilitazione delle forze popolari, rilevando che il "KKE dirige la sua azione verso uno sviluppo della lotta antimperialista e antimonopolista e un approfondimento della coscienza anticapitalista della classe operaia e degli strati popolari".
 
Oggi le Tesi del CC per il 19° Congresso arricchiscono questa direzione e definiscono l'Alleanza popolare, che ha un chiaro orientamento antimonopolista e anticapitalista - in quanto il capitalismo contemporaneo è capitalismo monopolistico - e promuove la rottura con le unioni imperialiste, l'opposizione alla guerra imperialista e alla partecipazione ad essa, come linea di mobilitazione e di lotta.
 
"L'Alleanza popolare esprime gli interessi della classe operaia, dei semi-proletari, dei lavoratori autonomi e contadini poveri in lotta contro i monopoli e la proprietà capitalista, contro l'assimilazione del paese nelle unioni imperialiste. La sua lotta è diretta verso la conquista del potere della classe operaia-popolare. Per il KKE il nuovo potere si identifica con il potere della classe operaia, il potere socialista che il socialismo scientifico ha definito come la dittatura del proletariato, l'esatto contrario della dittatura della classe borghese, dello stato borghese". Pertanto il ruolo delle forze sociali, il suo carattere sociale, si rafforza nell'Alleanza popolare.
 
L'Alleanza popolare si occupa di tutti i problemi del popolo, ha un chiaro orientamento antimonopolista e anticapitalista e oggi ha acquisito una certa forma con l'attività entro un quadro comune di PAME, PASEVE, PASY, MAS e OGE [rispettivamente: Fronte militante di tutti i lavoratori; Movimento dei lavoratori autonomi e dei piccoli commercianti contro i monopoli; Movimento dei contadini; Fronte militante studentesco; Federazione delle donne greche]. Essa non costituisce un'alleanza di partiti politici.
 
Si ritiene che l'Alleanza popolare in condizioni di situazione rivoluzionaria si trasformi nel "fronte rivoluzionario degli operai e del popolo, che usando ogni forma di attività, possa diventare il centro della rivolta popolare contro il potere capitalista. Deve prevalere nelle regioni fondamentali, in particolare nei centri di industria-commercio-trasporti, nei centri delle comunicazioni e dell'energia, in modo che sia possibile la disarticolazione completa dei meccanismi del potere borghese e la loro neutralizzazione, in modo che le istituzioni rivoluzionarie create dal popolo possano emergere e prevalere. Queste istituzioni rivoluzionarie effettueranno la nuova organizzazione della società, il rovesciamento della dittatura della borghesia, la creazione del potere della classe operaia rivoluzionaria".
 
Il movimento internazionale
 
Le valutazioni del CC uscente sulla situazione del Movimento comunista internazionale e la corrispondente attività del partito sono presentate nelle Tesi 43, 44, 45, 46, 47 e qui di seguito riportate.
 
43. Il partito ha proseguito nei suoi sforzi per affrontare gli importanti e cruciali problemi ereditati dalla vittoria della controrivoluzione, attraverso la lotta contro l'opportunismo, che di questi è l'elemento più sostanziale. I risultati sono limitati anche se la questione non dipende dal KKE, ma dalla situazione generale di molti partiti comunisti in tutti i continenti e nei fatti dai partiti dei paesi capitalistici più potenti.
 
Gli scontri di classe in Grecia, il conflitto con il padronato capitalista e l'attività d'avanguardia del KKE hanno contribuito allo sviluppo della riflessione all'interno di molti partiti comunisti intorno alla questione principale, cioè su quale dovrebbe essere la linea d'azione politica dei comunisti nelle condizioni di crisi. La riflessione e il dibattito tra le diverse concezioni mostrano il contributo significativo del KKE, insieme a quello degli altri partiti, al fine di dimostrare la necessità di concentrare le forze per il rovesciamento del potere borghese, per la lotta nella direzione del socialismo.
 
Grazie all'iniziativa del nostro come degli altri partiti comunisti, gli Incontri internazionali dei Partiti comunisti e operai si svolgono ogni anno. In questi incontri si svolge una lotta ideologica contro l'opportunismo, il riformismo e le varie correnti. Inoltre, si tengono gli Incontri regionali e tematici dei Partiti comunisti e sono rilasciate dichiarazioni congiunte sui temi del momento. E' funzionante un sito web dei Partiti comunisti (www.solidnet.org), che dispone di un sistema integrato per lo scambio rapido di informazioni. Viene anche pubblicato un "Bollettino informativo" contenente i materiali degli Incontri dei Partiti comunisti.
 
Tuttavia, questi passi in avanti nel coordinamento non possono modificare la questione principale: il movimento comunista rimane organizzativamente e ideologicamente frammentato. Si sta vivendo una situazione di crisi ideologico-politica di lungo termine, che coesiste con l'attività corrosiva della forte corrente opportunista e le debolezze dei partiti comunisti che lottano sulle basi del marxismo-leninismo. Nelle condizioni della crisi, delle nuove necessità per il movimento comunista, vanno emergendo i segnali di una nuova rinuncia a trattare i grandi problemi da un punto di vista di classe.
 
44. Ci sono partiti comunisti che in condizioni difficili, mantengono in generale un corretto orientamento, combattono contro l'ideologia borghese e l'opportunismo e si sforzano di lavorare nel movimento operaio, mentre affrontano gravi debolezze.
 
Gli sviluppi a Cuba hanno un impatto sul Movimento comunista internazionale. Il KKE esprime fermamente la sua solidarietà con il Partito comunista e il popolo di Cuba, lotta per la fine del blocco di lunga data imposto dagli Stati Uniti e per l'abolizione della "posizione comune" anticubana dell'Unione europea, richiede il rilascio dei 5 Patrioti cubani imprigionati e il loro ritorno in patria.
 
Il nostro partito difende le conquiste della rivoluzione cubana, che hanno dimostrato i vantaggi del socialismo pervenendo, nelle difficili condizioni di aggressività imperialista, alla soluzione dei problemi fondamentali che rimangono irrisolti e che tormentano la classe operaia e gli ampi strati popolari negli altri paesi dell'America Latina e dei Caraibi.
 
Il KKE, nel quadro dell'internazionalismo proletario, sviluppa un dialogo costruttivo con il Partito Comunista di Cuba sui cambiamenti socio-economici che sono stati promossi negli ultimi anni, esprime la sua preoccupazione per l'attuazione delle misure che rafforzano la presenza del capitale e indeboliscono la proprietà socialista, i rapporti socialisti di produzione.
 
Nei paesi che sostengono di edificare il socialismo, il KKE considera gli sviluppi secondo i criteri delle leggi della costruzione del socialismo, il potere della classe operaia, la socializzazione dei mezzi di produzione e la pianificazione centrale, il controllo operaio e sociale. Da questo punto di vista, il KKE esprime sia la preoccupazione per il rafforzamento dei rapporti capitalistici di produzione in Vietnam, che la sua opposizione al cosiddetto "socialismo di mercato".
 
Nella Cina di oggi, il Partito Comunista Cinese porta avanti la via capitalistica di sviluppo e sviluppa rapporti con la "Internazionale socialista". Il corso e in generale le posizioni in merito a una "economia mista", che in precedenza erano sostenute dalla socialdemocrazia, riguardo il "socialismo di mercato" esercitano un influsso negativo sul movimento comunista e sono utilizzate in svariati modi contro di esso.
 
Alcuni partiti comunisti, che hanno preso le distanze dal marxismo-leninismo, presentano la Cina come un "modello di sviluppo socialista".
 
45. Il KKE, senza rinunciare alle forme esistenti di cooperazione e coordinamento dei partiti comunisti, è orientato verso il tentativo di formare un polo comunista tra quei partiti che difendono il marxismo-leninismo, l'esistenza della costruzione del socialismo e del suo contributo, ma che riconoscono anche gli errori fondamentali che lo hanno portato a cadere, la necessità della lotta per il rovesciamento del capitalismo e l'edificazione del socialismo.
 
Il giornale "Rivista Comunista Internazionale" (ICR) è stato fondato con questo indirizzo, sulla base di un quadro di principi comuni, a partire da una prima discussione ad Atene alla fine del 2008 e ad Istanbul nel 2009, cui attualmente partecipano undici giornali teorici e politici dei partiti comunisti. L'obiettivo di questa Rivista è discutere le questioni ideologiche e teoriche e contribuire alla formazione di una strategia rivoluzionaria unitaria dei partiti comunisti in modo che il movimento comunista internazionale esca dalla sua situazione di crisi ideologico-politica e organizzativa.
 
Il KKE considera come suo dovere e obbligo lo sviluppo della lotta ideologica e politica, anche a livello internazionale, contro le forze opportuniste (Partito della Sinistra Europea - "reti" della sinistra), le forze della socialdemocrazia, le forze trotzkiste, che esercitano un impatto ideologico e politico sul Movimento comunista internazionale.
 
46. Alcuni temi cruciali che riguardano il confronto all'interno del movimento comunista:
 
- Il carattere della rivoluzione, la logica delle fasi. La partecipazione dei partiti comunisti ai governi borghesi sul terreno della società capitalista. Il movimento comunista internazionale e l'opportunismo.
- L'allontanamento dal concetto leninista di imperialismo.
- L'atteggiamento verso le unioni imperialiste e le organizzazioni interstatali, la posizione nei confronti di Russia, Cina, ecc.
- La posizione verso la socialdemocrazia e il centro-sinistra. L'atteggiamento verso la possibilità di utilizzare tutte le forme di lotta al fine di affrontare con successo la violenza dei capitalisti e l'intervento imperialista.
- Le illusioni parlamentari, come pure la rinuncia all'utilizzo della battaglia elettorale.
- La posizione verso la crisi del capitalismo.
- La questione ambientale slegata dalla questione del carattere della proprietà e del potere.
- La mancanza di una linea rivoluzionaria del movimento operaio.
- La visione errata che la lotta a livello nazionale sia divenuta obsoleta.
- La posizione verso il socialismo che abbiamo conosciuto.
- La visione sbagliata circa i "modelli" del socialismo e del "socialismo del 21° secolo".
- L'internazionalismo proletario.
 
Solidarietà internazionalista
 
47. Nel periodo precedente, il KKE ha sviluppato iniziative di rilievo per esprimere la sua solidarietà con le grandi lotte operaie e popolari che si svolgono in molti paesi contro gli obiettivi e la strategia del capitale, contro i piani e gli interventi imperialisti, per la difesa dei diritti lavorativi e democratici, contro l'anti-comunismo, contro i divieti e le persecuzioni a scapito dei partiti e dei militanti comunisti, contro le persecuzioni compiute con lo slogan della inaccettabile identificazione del comunismo con il fascismo.
 
Il KKE esprime la sua solidarietà con la classe operaia e gli strati popolari del Venezuela contro gli interventi e le minacce imperialiste.
 
Sostiene la lotta del popolo palestinese contro l'occupazione israeliana, per la risoluzione della questione palestinese, per uno Stato palestinese indipendente, autonomo e sovrano nei confini del 1967 e con Gerusalemme Est come sua capitale.
 
Il KKE sostiene la lotta del popolo cipriota per una Cipro unificata, indipendente con una soluzione federale bi-zonale e bi-comunale, con unica sovranità e rappresentanza internazionale, senza basi e truppe straniere, una patria comune per i greco-ciprioti e turco-ciprioti, senza garanti e "protettori" stranieri.
 

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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