Gruppo parlamentare europeo del KKE: Inaccettabile mozione del Parlamento europeo sui palestinesi
23/11/2012
Il 21 novembre 2012, il gruppo parlamentare europeo del KKE ha rilasciato la seguente dichiarazione di condanna della risoluzione comune adottata dalla maggioranza del Parlamento europeo a Strasburgo.
"Il gruppo parlamentare europeo del KKE denuncia la vergognosa mozione congiunta di Partito Popolare-Socialdemocratici-Liberali-Verdi, che supporta, dà copertura e incoraggia in modo palese i crimini di Israele nella sua nuova guerra scatenata contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza. E' ovviamente risaputo che USA-UE-NATO e l'entourage politico del capitale in seno al Parlamento europeo sostengono costantemente e sistematicamente la linea politica imperialista di Israele, equiparando le vittime con i carnefici. In quest'occasione, tuttavia, la coalizione anti-popolare nel Parlamento europeo si è superata nella sua depravazione. Mentre infuria la guerra criminale di Israele contro il popolo palestinese, che uccide centinaia di bambini, donne e anziani, il Parlamento europeo condanna gli attacchi dei palestinesi contro Israele! Non ha nemmeno una parola da spendere riguardo al bombardamento omicida dei civili palestinesi da parte di Israele, né invoca la cessazione dell'intervento criminale delle forze di occupazione israeliane nella Striscia di Gaza. Difende i crimini di Israele, purché siano "proporzionati"! Questa è un'infamia politica!
Le vuote aspirazioni della mozione sulla creazione di uno Stato palestinese e l'accettazione della Palestina da parte dell'Unione europea come Stato osservatore non-membro, hanno semplicemente lo scopo di camuffare l'appoggio aperto del Parlamento europeo e dell'Unione europea verso Israele, il loro incoraggiare la sua aggressività contro i palestinesi e i popoli della regione.
Facciamo appello ai popoli affinché esprimano la loro solidarietà con il popolo palestinese e rafforzino la loro lotta antimperialista. Per la cessazione degli attacchi omicidi di Israele nella Striscia di Gaza. Per uno Stato palestinese indipendente, sovrano e autosufficiente entro i confini del 1967, con Gerusalemme Est come sua capitale. La cessazione degli insediamenti e il ritiro di tutti i coloni che si sono stabiliti oltre i confini del 1967. L'abbattimento dell'inaccettabile muro. Il diritto al ritorno di tutti i profughi palestinesi alle loro case, sulla base delle pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite. L'abolizione di ogni blocco contro i palestinesi, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Il rilascio immediato di tutti i prigionieri politici palestinesi e degli altri prigionieri politici detenuti nelle carceri israeliane. Il ritiro dell'esercito israeliano da tutti i territori occupati nel 1967, incluse le Alture del Golan e la regione di Shebaa nel sud del Libano.
Chiediamo che il governo greco annulli senza indugio la sua cooperazione militare con Israele e la chiusura immediata della base di Suda. Che nessun territorio del nostro paese - terra, mare e spazio aereo - sia messo a disposizione della guerra imperialista contro Siria e Iran, guerra che avrà conseguenze catastrofiche per i popoli della Grecia e di tutta la regione.
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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