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Primo giorno dello sciopero di 48 ore: una grande manifestazione di lavoratori risoluti


 
 
07/11/2012
  
Martedì mattina è iniziato il primo giorno di sciopero del PAME ad Atene e in decine di altre città. La partecipazione è stata di massa, dinamica e vivace. Ad Atene l'intero centro della città era nuovamente inondato, e questo da l'idea della dimensione della mobilitazione. Migliaia di lavoratori dipendenti, autonomi, commercianti, giovani e donne hanno dimostrato la loro opposizione alle selvagge misure antioperaie e antipopolari portate avanti dal governo, dall'Unione europea e dalla troika. Lo slogan centrale della manifestazione era: "Rovesciare le misure; la parola al popolo; o noi o i monopoli."
 
Quando le forze del PAME hanno raggiunto il Parlamento, una fiumana di manifestanti con bandiere e striscioni del PAME ha circondato piazza Syntagma. Ancora una volta la mobilitazione e il corteo del PAME è stato considerevolmente più grande di quello delle compromesse leadership del GSEE e di ADEDY [rispettivamente le due confederazioni sindacali che rappresentano il settore privato e quello pubblico, ndt].
 
La lotta per lo sciopero è iniziata alle prime luci dell'alba di martedì. I lavoratori e i militanti dei sindacati di classe erano fuori dalle fabbriche, dagli alberghi, dai supermercati, dai negozi e dalle banche, proteggendo in tutta la Grecia lo sciopero e invitando i lavoratori a partecipare alla manifestazione.
 
Rimarchevole l'iniziativa del sindacato dei lavoratori nel settore della finanza, che hanno appeso uno striscione gigantesco davanti alla facciata del palazzo della "Banca del Pireo", come risposta a uno dei gruppi bancari che ha svolto un ruolo di primo piano nell'offensiva contro i dipendenti del settore bancario.
 
Un po' più tardi i contingenti hanno iniziato a confluire al concentramento con striscioni di decine di sigle sindacali, di operai, di comitati popolari e di comitati disoccupati, studenti, insegnanti, lavoratori della sanità e dei servizi sociali, ecc.
 
Nikos Papageorgiou, Presidente del Sindacato dei lavoratori del turistico-alberghiero dell'Attica, è stato il relatore principale al raduno del PAME e ha sottolineato tra l'altro: "Se non ci organizziamo e lottiamo per un rovesciamento profondo a livello dell'economia e del potere, nessun governo ci restituirà le pensioni, la sicurezza e i diritti sociali al livello di 2 o 3 anni fa".
 
"Il movimento operaio di classe", ha aggiunto: "non ha altra alternativa che la lotta per un altro percorso di sviluppo, con il popolo alla guida del paese, senza impegni verso l'Unione europea, con la socializzazione dei grandi monopoli. Fino ad allora, lotteremo, con autentica solidarietà di classe, in ogni luogo di lavoro, in ogni quartiere, in modo che le misure non passino e perché nessuno sia lasciato solo davanti ai padroni e ai loro meccanismi. Intensificheremo la lotta, perché il popolo non resti semplice osservatore degli sviluppi, ma gliene dia forma".
 
"Continueremo ancor più risolutamente, dentro e fuori i luoghi di lavoro", ha sottolineato, chiedendo partecipazione di massa alla manifestazione del PAME dalle ore 5 mercoledì in piazza Omonia.
 
Una folta delegazione del CC del KKE ha preso parte alla manifestazione, guidata da Aleka Papariga, la Segretaria Generale del Comitato Centrale del KKE, che al raduno del PAME in piazza Omonia ha dichiarato: "Esortiamo il popolo a mostrare disobbedienza in modo sistematico e ben organizzato e rifiutare non solo le misure del governo, ma il sistema in generale. Questo è un buon punto di partenza per organizzare il contrattacco, il cui esito dovrà essere l'abolizione dei monopoli, lo scioglimento dagli impegni verso l'Unione europea, il disimpegno dall'Unione europea. Qualsiasi altra soluzione che venga proposta, opera nel quadro del sistema".
 
Messaggi di solidarietà sono stati inviati alla manifestazione di sciopero da decine di organizzazioni e sindacati di classe di tutto il mondo, tra cui l'Ufficio regionale europeo della Federazione Sindacale Mondiale.
 
Un'altro dimostrazione di sciopero militante e combattiva, si svolgerà nel pomeriggio di mercoledì, seguita da un corteo alla volta del Parlamento nel momento in cui sarà votato un pacchetto di barbariche misure che infliggeranno un colpo devastante alla vita dei lavoratori.
 
 

Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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