Escalation dell'aggressività dello Stato di Israele contro il popolo palestinese
Bruxelles, 16/10/2012
Il deputato del KKE, Giorgos Toussas, nel suo intervento al Consiglio dell'Unione europea ha denunciato l'aggressività di Israele contro il popolo palestinese e la sua provocatoria intransigenza contro la legittima lotta per la cessazione dell'occupazione e la creazione di uno Stato palestinese indipendente, autosufficiente e sovrano. Toussas ha altresì denunciato i rischi della deflagrazione di una guerra in tutta la regione, a causa degli antagonismi imperialistici.
Il deputato europeo del KKE ha sottolineato quanto segue nel suo intervento:
"L'aggressività dello Stato di Israele contro il popolo palestinese e la sua provocatoria intransigenza contro la legittima lotta per la cessazione dell'occupazione e la creazione di uno Stato palestinese indipendente, autosufficiente e sovrano, è stata espressa per l'ennesima volta nel discorso del primo ministro israeliano, B. Netanyahu, nel corso della recente Assemblea generale delle Nazioni Unite, con il sostegno degli Stati Uniti e l'Unione europea.
L'attività criminale dell'esercito di occupazione israeliano si sta intensificando con attacchi omicidi contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza e in altri territori palestinesi.
L'antagonismo imperialista accresce i rischi dello scoppio di una guerra con disastrose conseguenze per i popoli della regione.
Sul terreno di questo antagonismo, l'UE potenzia sistematicamente le sue relazione politiche, finanziarie, commerciali e militari con Israele, in un quadro di cooperazione tra l'UE e Israele e di adesione di Israele sotto il tetto unico europeo.
Una recente decisione del Consiglio dell'Unione europea ha previsto un protocollo di parternariato euro-mediterraneo tra le Comunità europee e Israele, che fornisce il contesto per l'esportazione dei prodotti dai territori palestinesi occupati come prodotti israeliani verso gli stati membri della UE.
Questo accordo UE-Israele costituisce praticamente un riconoscimento diretto e la legittimazione dell'occupazione israeliana e dei crimini contro il popolo palestinese.
Al Consiglio si chiede se:
E' sua intenzione perseguire questa politica di sostegno a Israele contro il popolo palestinese e la sua legittima lotta per la cessazione dell'occupazione e la creazione di uno Stato palestinese indipendente, autosufficiente e sovrano, nei confini del 1967, con Gerusalemme Est come sua capitale, per la demolizione del muro inaccettabile, la liberazione dei prigionieri politici palestinesi detenuti in Israele e per il diritto al ritorno di tutti i profughi palestinesi alle loro case, secondo le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite?"
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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