Massicce dimostrazioni del KKE in tutto il paese
05/10/2012
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Ieri, il 4 ottobre, le organizzazioni di partito del KKE hanno diffuso in tutti gli angoli del paese il messaggio che i lavoratori e il popolo ostacoleranno la tempesta di misure antipopolari e la chiamata a sostegno del progetto di legge del KKE, che richiede la cancellazione del memorandum e degli accordi di prestito, così come delle leggi che li accompagnano. Ieri, i comunisti e le comuniste, gli amici e simpatizzanti del KKE e della KNE, migliaia di lavoratori e lavoratrici si sono recati nella mattinata sui luoghi di lavoro, nelle fabbriche, nelle aziende e nei servizi e, nel pomeriggio, con dimostrazioni in 32 distretti dell'Attica e in 60 città della Grecia, hanno agitato i quartieri, invitando il popolo a prendere la situazione nelle sue mani e dimostrare la propria forza. Hanno chiamato ovunque all'organizzazione e ad allearsi con il KKE, per lottare contro le misure barbare, ponendo solide basi nella lotta per il disimpegno dalla UE con il potere popolare e la cancellazione unilaterale del debito.
La Segretaria generale del CC del KKE, Aleka Papariga, ha partecipato alla concentrazione organizzata dal KKE a Keratsini (un quartiere popolare del Pireo), da dove ha fatto la seguente dichiarazione: "I lavoratori hanno un'enorme forza nelle proprie mani e in questa fase possono ostacolare e bloccare le nuove barbare misure. Se tali misure saranno approvate, il prezzo sarà molto alto. Dobbiamo bloccarle ad ogni costo e con qualsiasi mezzo".
In risposta ad una domanda fatta da una giornalista sulla "Lista Lagarde", che contiene nominativi di greci che negli ultimi anni precedenti alla crisi hanno trasferito grandi quantità di denaro in banche estere e sulla discussione che ne è seguita, Aleka Papariga ha osservato: "Le liste dimostrano una cosa: c'è gente che non paga le tasse, c'è gente ipocrita e tutti coloro che vogliono portare il popolo a credere che la crisi è stata causata solo dal furto. Il furto esiste, il furto legale della fatica dei lavoratori è la causa della crisi".
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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