Discussione sulle dichiarazioni programmatiche del governo
Un movimento combattivo contro la linea antipopolare del governo
11/07/2012
Come previsto, i tre partiti di governo, PASOK-ND-Democratici di Sinistra, hanno ricevuto il voto di fiducia del Parlamento, domenica 8 luglio. Il carattere profondamente reazionario delle dichiarazioni programmatiche del nuovo governo, il posizionamento strategico di tutti i partiti fautori della UE come unica alternativa - e per questo incapaci di individuare una via di uscita dalla crisi favorevole al popolo -, sono stati evidenziati nei discorsi della Segretaria Generale del CC del KKE, Aleka Papariga e dai parlamentari del partito che hanno votato contro le dichiarazioni programmatiche del governo.
Nel suo intervento la compagna Aleka Papariga, ha sottolineato la proposta politica del partito e ha rilevato: "L'abolizione del memorandum, la cancellazione unilaterale del debito e il disimpegno dall'Unione europea, che colleghiamo con la più ampia lotta per il rovesciamento politico, sono tre rivendicazioni di natura politica: i tre anelli della catena per sviluppare il contrattacco del movimento popolare. Questa è la linea di lotta per difendere gli interessi degli operai, degli impiegati, dei lavoratori autonomi e degli agricoltori poveri".
- La rinegoziazione dei memorandum, anche se ammorbidisce alcuni aspetti, non può evitare la miseria relativa e assoluta, il deterioramento del tenore di vita del popolo e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi margine di miglioramento, sarà vanificato dalle attuali e nuove misure, che inevitabilmente arriveranno.
- Il Memorandum concretizza una linea politica finalizzata a svalutare il valore della forza lavoro. In una serie di stati membri dell'UE, al di fuori di un memorandum, sono state adottate misure analoghe a quelle del memorandum e già prima della crisi. In Grecia grazie alla resistenza del movimento, tali misure non erano state adottate [prima del Memorandum].
- Quando la linea generale del movimento popolare di massa non è sufficientemente politicizzata, è molto difficile ottenere avanzamenti parziali o minimi in difesa degli interessi dei lavoratori, ha concluso la Segretaria del KKE.
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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