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La prima risposta popolare al nuovo governo


11/11/2011 La leadership di PASOK, ND e LAOS, rispettivamente socialdemocratici, conservatori e nazionalisti, concretizzando i propositi strategici del capitale nazionale e dell'UE, ha proceduto alla formazione di una nuova coalizione di governo che per conto della plutocrazia tenterà di avanzare ancora di più nell'offensiva contro i lavoratori e il popolo.

La cooperazione politica tra questi tre partiti, con l'incoraggiamento degli altri partiti borghesi, come il centro-destra DHSY, il centro-sinistra DHMAR, gli ecologisti e altri, ha portato alla creazione di un governo di coalizione con la nomina del banchiere L. Papademus nella carica di Primo Ministro.

L'Ufficio Stampa del CC del KKE ha sottolineato in un commento in merito all'accordo PASOK-ND-LAOS: "PASOK, ND e Karatzaferis hanno messo a capo della loro coalizione di governo il banchiere L. Papademus, secondo il desiderata della plutocrazia greca e dell'UE. Il popolo deve contrapporre la propria alleanza operaia-popolare contro questo fronte nero per contrastarlo e rovesciarlo".

Una prima risposta al nuovo governo antipopolare è stata data dal PAME con grandi manifestazioni ad Atene e in altre città la sera del 10 novembre.

La manifestazione ad Atene si è svolta nella piazza centrale, Omonia. Giorgos Sifonios, il delegato sindacale della "Greek Steel" ha aperto il comizio inviando ai manifestanti i saluti militanti e di classe dei 400 operai dell'azienda in agitazione dal 31 ottobre con ripetuti scioperi di 24 ore per la riassunzione di 34 loro colleghi licenziati.

A nome del PAME Savvas Tsimpoglou sottolinea che il movimento operaio di classe è contro la cosiddetta coesione sociale. Rifiuta la cooperazione di classe. Con una nuova tornata di scioperi e mobilitazioni il PAME segnerà il nuovo corso, aprendo fronti di lotta per sviluppare risposte adeguate ai problemi del popolo.

Al concentramento è seguita una marcia al Parlamento.

La Segretaria Generale del CC del KKE, Aleka Papariga, che ha partecipato alla manifestazione ha rilasciato la seguente dichiarazione ai media:

"Non dobbiamo sprecare nemmeno un giorno. Prima che il governo si riunisca, prima che muova i primi passi, deve trovare il popolo in opposizione. Ci sono specifici e urgenti problemi: per esempio le questioni legate alla fiscalità, alla tassa di "solidarietà", all'aumento dell'IVA, all'assenza di fondi per i comitati scolastici, alla chiusura dei collegi per gli studenti, all'azzeramento dei finanziamenti per l'università.

Davanti a questi problemi urgenti, fronti di lotta ovunque. Rivendicazioni tempestive e, naturalmente, intensificate per giungere a un vigoroso contrattacco popolare. Papademus ci ha avvertiti: tutto è finanziato con la fiscalità. Ciò significa che intende cessare di finanziare l'istruzione, la salute, tutto. Con il pretesto di non perdere gli stipendi, le pensioni con la sesta rata [del prestito dell'UE], ci toglieranno tutto attraverso il nuovo memorandum".


Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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