No al ricatto al popolo con il referendum - Via il governo - Elezioni ora
01/11/2011
Il governo ieri ha effettuato il più esplicito e aperto ricatto e intimidazione ideologica contro il popolo, in relazione all'accordo per la gestione del debito dello Stato, annunciando un referendum. Allo stesso tempo il governo del PASOK ha chiesto un voto di fiducia al Parlamento.
L'Ufficio Stampa del CC del KKE ha fatto la seguente dichiarazione:
"Via il governo. Elezioni subito. No all'aperto ricatto e all'intimidazione ideologica contro il popolo. Il ricatto non avrà successo. L'annuncio del Presidente del Consiglio relativo al referendum significa che un vasto meccanismo per costringere il popolo è in fase di realizzazione, attraverso il quale il governo e l'UE utilizzeranno ogni mezzo, qualsiasi minaccia e provocazione al fine di sottomettere la classe operaia e gli strati popolari, per strappare un sì al nuovo accordo.
Il referendum sta per essere svolto con una nuova legge reazionaria, raggruppando insieme le posizioni del KKE con quelle di ND [centrodestra] e degli altri partiti, nonostante il fatto che siano diametralmente opposte, quando la strategia del governo è sovrapponibile alla posizione di ND, di LAOS [estrema destra] e degli altri loro tirapiedi. Elezioni subito. La classe operaia e gli strati popolari devono imporsi e rispondere con mobilitazioni di massa in tutto il paese. Con la loro attività e il loro voto devono colpire duro il sistema politico borghese, per spianare la strada al rovesciamento della linea politica antipopolare e al potere dei monopoli".
Il popolo deve intervenire ora con più decisione
Il KKE invita i lavoratori, i lavoratori autonomi, i giovani di Attica al comizio in piazza Sintagma, Venerdì 4 novembre alle 6.00 del pomeriggio. E invoca ad un'alleanza in modo che il popolo stesso possa intervenire con maggiore decisione negli sviluppi futuri
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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