Articolo della Sezione Relazioni Internazionali del CC del KKE in risposta alle dichiarazioni dei media internazionali sull'attacco omicida contro la grande manifestazione del PAME
Il movimento operaio-popolare ha la forza per affrontare i meccanismi provocatori del sistema borghese
21/10/2011
È stata ripresa su scala internazionale la notizia dell'attacco criminale scatenato dai gruppi anarco-fascisti contro l'enorme manifestazione organizzata dai sindacati con orientamento di classe riuniti attorno al PAME (Fronte Militante di Tutti i Lavoratori) in opposizione alle nuove misure antipopolari del governo. Tuttavia vi sono stati molti tentativi da parte dei media borghesi di distorcere i fatti.
In questo sforzo i media borghesi usano per le loro speculazioni, le invenzioni e le menzogne tratte dai siti delle forze opportuniste e dai siti trotskisti.
Come è ben noto il 19-20 ottobre centinaia di migliaia di lavoratori hanno partecipato alla grande mobilitazione in occasione dello sciopero, in cui i sindacati di classe del PAME hanno svolto un ruolo di primo piano, insieme alle altre forze dell'alleanza sociale (MAS, PASEVE, PASY, OGE). Il successo del 1° giorno di sciopero e la manifestazione di massa nella piazza centrale di Atene, davanti al Parlamento, dove il PAME era predominante, ha inviato un forte messaggio al governo, all'Unione europea, al capitale: Nessun sacrificio per la plutocrazia! I lavoratori non sono responsabili della crisi del capitalismo! Obiettivi di lotta per il soddisfacimento dei bisogni attuali, la rottura del sistema capitalistico, la concentrazione di forze per il potere e l'economia popolare!
I finti incidenti, il "nascondino" con la polizia in assetto antisommossa, i danni ai negozi e agli edifici ad opera di piccoli gruppi di provocatori, non potevano oscurare il messaggio della grande manifestazione popolare del PAME. Alcuni media internazionali, nel tentativo di ingannare i lavoratori dei loro paesi, hanno parlato dell'attacco e del tentativo dei manifestanti di occupare il parlamento. Cosa che ovviamente non ha nulla a che vedere con la realtà.
Il 2° giorno le forze del capitale hanno tentato di reprimere il forte messaggio politico dei lavoratori. Il PAME aveva annunciato l'accerchiamento del Parlamento durante la discussione degli articoli del nuovo pacchetto di misure antipopolari e la loro votazione per appello nominale, avvenuta su richiesta del KKE. Per questa ragione le forze del capitale hanno mobilitato e scatenato in un modo pianificato gruppi organizzati con istruzioni specifiche e anarco-fascistoidi che, con molotov, pietre ed altre armi in uso anche dalla polizia, come i gas lacrimogeni e le granate assordanti, hanno tentato di disperdere la grandiosa manifestazione in piazza Sintagma, soprattutto nella zona dove era concentrato il PAME. L'assalto ha avuto luogo ai margini della manifestazione e ha avuto come conseguenza il ferimento di 80 manifestanti del PAME e la morte del sindacalista operaio edile del PAME, Dimitris Kotzaridis. Tuttavia, il loro obiettivo di disperdere il concentramento del PAME, intimidire e reprimere la classe operaia e popolare, spezzarne il contrattacco che come un fiume in piena inondava la piazza per lo sciopero generale di 48 ore, è fallito! Il servizio d'ordine della manifestazione ha respinto con successo l'assalto omicida!
(Foto. Gli incappucciati, apparati del sistema borghese contro il movimento operaio-popolare, tentano di disperdere l'enorme mobilitazione)
(Foto. Il defunto Dimitris Kotzaridis, operaio edile, sindacalista del PAME. L'atmosfera soffocante causata dall'uso di fumogeni ed estintori da parte dei provocatori contro i manifestanti ha avuto come conseguenza la tragica morte di Kotzaridis Dimitris Il sindacalista è svenuto e collassato. I suoi compagni lo hanno soccorso e portato via da Piazza Sintagma. "Il soffocamento da gas lacrimogeni può determinare l'insufficienza respiratoria e costituire causa di morte". Così ha denunciato Ilias Sioras, cardiologo e presidente del sindacato dei lavoratori dell'ospedale "Evanggelismos", che ha concluso che "i risultati finali saranno resi noti dopo l'autopsia".)
(Foto. L'attacco dei provocatori contro il servizio d'ordine del PAME)
(Foto. Manifestante del PAME colpito dalle pietre. Almeno 80 manifestanti sono stati feriti, soprattutto da pietre e marmi rotti che i provocatori hanno lanciato contro la folla dei manifestanti)
(Foto. Il servizio d'ordine del PAME respinge l'assalto dei provocatori)
(Foto. La testa della manifestazione del PAME. Solida protezione ovunque)
(Foto. L'immagine della manifestazione del PAME, dopo l'attacco omicida dei provocatori)
(Foto. Le forze del PAME si ritirano da piazza Sintagma a piazza Omonia. Immagine in cui si apprende la notizia della morte del sindacalista del PAME e si osserva un minuto di silenzio)
Alcuni media internazionali borghesi hanno cercato di presentare gli incidenti di cui sopra come un conflitto tra due correnti ideologiche e politiche all'interno del movimento popolare. Questo approccio non ha nulla a che vedere con la realtà. E' ben noto che in Grecia questi gruppi che appaiono sotto i colori neri, il passamontagna e "l'anarchismo", sono organizzati e inquadrati dalle forze del sistema borghese e coinvolgono un po’ di tutto: dagli ultras delle squadre di calcio ai buttafuori dei night club, dai membri di organizzazioni neonaziste fino alle guardie private. Vi sono moltissime prove del recente passato (fotografie e video) che dimostrano le relazioni di questi gruppi con gli apparati del sistema. Sono gruppi criminali che servono il sistema borghese e non hanno alcuna relazione con il movimento popolare. Sono scatenati dal sistema con il fine di organizzare la provocazione (come l'incendio della banca il 5 maggio 2010 dove sono morti tre impiegati) e di fornire il pretesto alle forze di sicurezza per usare l'equipaggiamento di cui dispongono e disperdere le dimostrazioni di massa.
Ancora più sporca e pericolosa è la calunnia che il PAME proteggesse il parlamento dai manifestanti, un'accusa riprodotta dai mass media borghesi e opportunisti, nazionali e internazionali. Questa affermazione tende a infangare il PAME dipingendolo come sostegno del sistema borghese e il KKE come una "forza del sistema", come partito del sistema borghese. Questa infamia proviene da quelle forze che lodano il movimento "spontaneo" e lo presentano in opposizione al movimento operaio di classe organizzato. Sono loro che erroneamente confondono la rivoluzione e la sollevazione popolare con l'incendio dei cassonetti e le vetrine infrante, anziché porle in relazione alla lotta politica organizzata del movimento operaio che affonda le radici nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro, nei quartieri popolari, che contende il potere borghese, che porta al conflitto con le organizzazioni imperialiste della NATO e dell'UE, e conduce alla creazione del potere popolare. Il KKE e il PAME non hanno bisogno di alcuna "credenziali" per la loro militanza come quelle fornite da certi media borghesi ai provocatori incappucciati, ai gruppi anarco-fascisti. La nostra storia e attività incontrano la stima di centinaia di migliaia di lavoratori che prendono parte alle manifestazioni popolari, di milioni di lavoratori che apprezzano la coerenza e la costanza nella lotta del nostro Partito, la fermezza dei suoi obiettivi per il rovesciamento della barbarie capitalista e la militanza dei suoi membri e quadri nei luoghi dove lavorano e vivono. Questa calunnia che accusa il PAME di "aver protetto il parlamento borghese dai ribelli" non ha nulla a che fare con la realtà e anzi la mistifica, nascondendo che il PAME è riuscito, grazie alla sua forte vigilanza, a difendere la dimostrazione e prevenire i piani per il suo scioglimento.
Come diciamo in Grecia "le bugie hanno le gambe corte" ... Venerdì mattina centinaia di quadri e membri del KKE, numerose forze del movimento di classe hanno visitato molti luoghi di lavoro per informare i lavoratori e preparare nuove mobilitazioni. Questo lavoro politico di massa tra la gente continuerà quotidianamente e costituisce l'antidoto contro ogni sorta di anarco-fascista, di informatore della polizia, di Stato borghese, di governo, di partito del capitale e di formazione opportunista.
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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