Comunicato congiunto del KKE e di Comunisti Sinistra Popolare
PARTITO COMUNISTA DI GRECIA – KKE
COMUNISTI SINISTRA POPOLARE – CSP
Roma, 7-8 Ottobre 2011
COMUNICATO CONGIUNTO
Il Partito Comunista di Grecia (KKE) e il partito italiano Comunisti Sinistra Popolare (CSP), dopo un incontro bilaterale tra le delegazioni dei due partiti, tenutosi a Roma l’8 ottobre nell’ambito dello sviluppo delle loro relazioni bilaterali e dopo una dettagliata discussione sulla crisi capitalistica, che si sta approfondendo in entrambi i paesi e a livello mondiale, sono pervenuti alle seguenti valutazioni:
1. La crisi capitalistica di sovrapproduzione si sta acutizzando ed approfondendo e questo rende il capitale ancora più aggressivo. Le borghesie dei nostri paesi e i loro governi, sia quello socialdemocratico in Grecia che quello liberale in Italia, insieme alla UE, al FMI e alla BCE, hanno lanciato un barbaro attacco contro la classe operaia e gli altri ceti popolari con la scusa della crisi, del deficit e del debito. Sia in Grecia con il memorandum che in Italia senza di esso, le classe dominante in ciascun paese cerca di obbligare la classe operaia e gli altri ceti popolari a pagare gli oneri della crisi. Le condizioni richiedono lo sviluppo di un movimento operaio e di popolo, bene organizzato e con orientamento di classe, che sappia resistere all’assalto del capitale, impedire le politiche antipopolari, lottare per l’uscita dalla UE, creando le condizioni per abbattere il sistema sfruttatore capitalistico per la costruzione del socialismo. La crisi capitalistica mette in risalto i limiti storici del capitalismo, l’importanza del potere socialista, del potere della classe operaia, della socializzazione dei mezzi di produzione, della pianificazione centralizzata e del controllo operaio. Oggi i popoli devono comprendere più a fondo che l’umanizzazione del capitalismo e l’illusione che i monopoli e il mercato capitalistico possano essere controllati sono un inganno.
2. Inoltre, entrambi i Partiti concordano sul fatto che i popoli abbiano già accumulato esperienze negative sia dai governi di centrosinistra che da altri governi di “sinistra” di “coalizioni democratiche” con forze borghesi che aiutano la socialdemocrazia a realizzare la propria politica antioperaia e antipopolare a sostegno del capitale. I partiti comunisti devono sviluppare l’opposizione e la resistenza senza compromessi, difendendo con decisione gli interessi del popolo.
3. I nostri Partiti rilevano come l’intensità dell’aggressività imperialistica stia crescendo in condizioni di crisi capitalistica e condannano i piani e gli interventi imperialistici, come quello recente contro la Libia, approvato da una ONU asservita agli interessi dell’imperialismo, mascherati da presunti intenti umanitari. In considerazione di questo, entrambi i Partiti lottano affinché i rispettivi paesi escano dalla NATO, uno dei principali strumenti di aggressione, con l’obbiettivo del suo definitivo smantellamento e per la chiusura di qualsiasi base militare straniera sui loro territori. Entrambi i Partiti ribadiscono la loro concezione delle relazioni internazionali, basata sul diritto dei popoli a scegliersi il proprio futuro senza ingerenze imperialiste. I nostri Partiti sostengono inoltre con vigore il diritto del popolo palestinese ad avere un proprio stato entro i confini del 1967.
4. Il KKE e CSP ribadiscono il proprio impegno a promuovere l’attività congiunta, il ricompattamento del movimento dei lavoratori, lo sviluppo di un coordinamento più efficace del Movimento Comunista Internazionale, apportando il proprio contributo alla lotta contro l’opportunismo e il riformismo. Inoltre, promuoveranno coerenti posizioni marxiste-leniniste, in modo che i Partiti possano guidare con successo il processo rivoluzionario, per la formazione dell’alleanza di popolo per abbattere il potere del capitale e costruire il socialismo nei propri paesi.
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