L'Unione europea dei monopoli intensifica l'anticomunismo
23/08/2011
L'UE intensifica la campagna anticomunista mirando più energicamente al movimento popolare organizzato e alla sua avanguardia politica, il Partito Comunista. Nelle condizioni di aggravamento della crisi e approfondimento delle contraddizione della società capitalista, la borghesia cerca di confondere le persone sulla reale via d'uscita attraverso la riscrittura della Storia, l'inaccettabile e anti-storica equiparazione del comunismo al nazismo e la diffamazione del socialismo così come lo abbiamo conosciuto.
In questo quadro la presidenza polacca dell'UE organizza a Varsavia la prima conferenza per la "celebrazione" del 23 agosto che l'UE sfacciatamente e in modo provocatorio ha proclamato come "giorno per il ricordo delle vittime dei regimi totalitari" equiparando il fascismo al comunismo.
Nella sua dichiarazione il gruppo parlamentare dell'Unione europea del KKE ha denunciato che "l'UE sta creando concretamente i presupposti e le condizioni politiche corrispondenti perché i governi borghesi scatenino divieti, persecuzioni e misure repressive contro l'ideologia comunista, i Partiti marxisti-leninisti che conservano il loro carattere rivoluzionario, come già accade in alcuni stati membri dell'UE con una nitidezza e intensità ancora maggiore. Questi sono i valori dell'Unione europea e della democrazia borghese, dittatura dei monopoli".
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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