Ufficio Stampa del CC del KKE sul piano del governo di recintare il fiume Evros
Una legge disumana e insensata
03/01/11
Il muro che il governo sta progettando di innalzare sul fiume Evros [tra Grecia e Turchia] non può che rendere il trattamento riservato a immigrati e rifugiati, ancora più disumano e insensato.
Non impedirà l'immigrazione di massa di immigrati e rifugiati, non più di quanto abbia fatto il muro sul confine tra Stati Uniti e Messico.
Se il Governo volesse davvero risolvere il problema della concentrazione degli immigrati sul confine greco, consentirebbe il passaggio verso altri paesi UE, cosa peraltro desiderata dalla maggior parte di loro, e non avrebbe trasformato il paese in un campo di concentramento permanente per gli immigrati.
L'attuazione del regolamento di Dublino, i barbarici accordi e direttive europee applicati dai governi del PASOK e di Nuova Democrazia [partiti di centro sinistra e centro destra avvicendatisi all'esecutivo del paese], la cessione di sovranità a favore di Frontex [Agenzia europea per la gestione delle Frontiere Estere], hanno trasformato la Grecia nel baluardo della UE contro gli immigrati indesiderati. Nel contempo le politiche della UE e degli stati membri contribuiscono alla recrudescenza del fenomeno dell'immigrazione.
Una festa per i figli dei lavoratori di tutto il mondo!
La Federazione del KKE di Atene
03/01/11
La Federazione del KKE di Atene ha organizzato una festa domenica per i figli dei lavoratori di tutto il mondo. I volti di questi bambini ci ricordano la sofferenza dei loro paesi e dei loro popoli: Palestina, Iraq, Afghanistan, Kurdistan, Bangladesh, Pakistan, Egitto e Tanzania. Questa festa è per i figli dei lavoratori immigrati che dall'infanzia hanno conosciuto la povertà, lo sfruttamento, le barriere di classe e la guerra. Una festa che non ha nulla a che fare con la carità pelosa dei nostri giorni ma che invece rappresenta un chiaro segno di solidarietà tra i popoli.
I piccoli, decine di bimbe e bimbi con mamme e papà, sono stati accolti nella sala del Sindacato dei lavoratori edili, venuti alla festa, come hanno detto loro stessi, per cantare, giocare e parlare con i bambini di tutto il mondo.
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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