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24 ore di sciopero del PAME nel settore pubblico


8/10/2010

"Basta con l'inganno, il capitalismo non può diventare umano" e "Istruzione, sanità, lavoro per tutti, la plutocrazia deve pagare per la crisi!"

Questi erano gli slogan scanditi dai lavoratori del settore pubblico alle manifestazioni di massa che le forze di classe hanno organizzato in decine di città della Grecia. I lavoratori hanno dimostrato che per respingere l'assalto anti-operaio occorre la militanza organizzata attorno al PAME [Fronte sindacale di classe di tutti i lavoratori]. Hanno sfilato insieme con le nuove generazioni, studenti medi e superiori che manifestavano sotto le bandiere del "Fronte militanti degli studenti" e del coordinamento degli studenti di Atene. Il loro scopo era quello di mostrare quanto sia necessaria la lotta comune contro le politiche che da un lato attaccano i lavoratori e gli strati popolari e dall'altro utilizzano le scuole per educare i lavoratori di domani ad essere sottomessi.

Va rilevato che lo sciopero ha avuto luogo in un momento in cui il governo sta preparando il bilancio per il prossimo anno con nuovi tagli e nuove tasse per il popolo, così come esenzioni fiscali per il capitale (mentre ipocritamente sostiene che non sono previste misure ulteriori) . E' indicativa la riduzione della tassazione dei consorzi di imprese dal 24% al 20%, con più consistenti privilegi per gli investitori stranieri (per esempio i capitali cinesi e arabi) per garantire la redditività. E, naturalmente, il socialdemocratico Dominique Strauss Kahn, capo del FMI, prevede la necessità di ulteriori provvedimenti.

Lamprini Christogianni, lavoratrice del settore pubblico e quadro del PAME nel suo intervento alla manifestazione ha sottolineato che non è sufficiente "parlare degli effetti di queste politiche, senza inquadrare la situazione ... La cosa più importante è per noi comprendere che possiamo trovare una via d'uscita da questo incubo anti-operaio ... Per far fronte all'assalto generalizzato e massiccio da parte del capitale dobbiamo rifiutare non solo queste misure ma lo stesso modo di produzione capitalistico, che dà vita alle crisi". In questa direzione, è necessario "che il governo del PASOK [socialdemocratici attualmente alla guida del paese], così come ND [Nuova Democrazia, liberalconservatori, precedente partito al governo] e Laos [partito di estrema destra] che acconsentono e sostengono queste politiche vengano politicamente condannati, assieme a tutti i partiti della 'via a senso unico della UE' che seminano solo illusioni". Questa condanna deve essere espressa in occasione delle prossime elezioni locali.

Inoltre Lamprini Christogianni ha fatto notare che è altresì necessario che vengano condannati i dirigenti sindacali compromessi della GSEE e ADEDY [le organizzazioni sindacali maggiori, rispettivamente dei settori privato e pubblico], che a livello internazionale si allineano con la CSI – Confederazione Sindacale Internazionale perché sostengono le stesse politiche di governo anche se, costretti dalla pressione delle forze di classe, si sono visti obbligati a indire lo sciopero.

Sono poi seguiti interventi da parte del Fronte militante degli Studenti, della Federazione Generale dei Genitori degli Studenti delle Scuole della Grecia e del Coordinamento degli studenti di Atene.


Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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