Che cosa sta succedendo con Israele e con i missili S-300 a Creta?
I deputati del KKE chiedono chiarimenti in merito al coinvolgimento dei sistemi anti-missile in manovre dell'esercito israeliano.
I deputati del KKE hanno rivolto un'interrogazione ai Ministri della Difesa e degli Esteri sottolineando gli aspetti più pericolosi della cooperazione politico-militare tra Grecia e Israele:
"Secondo alcune fonti, durante la sua recente visita in Grecia il primo ministro israeliano B. Netenyahu ha chiesto al governo del PASOK di fornire a Israele missili S-300. Questi missili, che avrebbero dovuto essere a Cipro, sono ora di stanza a Creta per essere utilizzati nel quadro delle esercitazioni militari in modo che i piloti israeliani possano sviluppare metodi utili alla loro distruzione.
Sembra che le recenti manovre congiunte greco-israeliane a Creta, condannate dal KKE, non siano state sufficienti per addestrare i piloti israeliani. Secondo le informazioni, il governo sta pensando di accettare la richiesta di Israele".
Su questa base, i parlamentari del KKE chiedono al governo se: "Il governo è consapevole del pericolo che un'azione simile comporta per il popolo greco e le popolazioni della regione, dato che Israele chiede l'embargo contro l'Iran e minaccia una guerra? Il governo si rende conto che "scherza col fuoco" e che una tale decisione provocherebbe non solo il popolo arabo, ma anche la Russia, da cui questi sistemi sono stati comprati?".
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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