Sciopero generale del PAME, 8 luglio: risposta diretta e militante dei lavoratori alla demolizione del sistema di sicurezza sociale

Le manifestazioni organizzate per lo sciopero giovedì 8 luglio ad Atene e in 63 città dal Fronte militante di tutti i lavoratori (PAME), sono state tra le più partecipate degli ultimi mesi.

Fabbriche, cantieri, uffici, porti, aeroporti, mezzi pubblici, mezzi di comunicazione sono stati letteralmente paralizzati. I picchetti davanti numerose fabbriche hanno agevolato i lavoratori a scendere in sciopero in tutti quei luoghi di lavoro ostaggio delle intimidazioni e dei ricatti dei padroni. Inoltre, le forze di classe hanno animato simbolici presidi davanti agli edifici pubblici in una serie di città. Il 13esimo sciopero degli ultimi 7 mesi ha avuto luogo il giorno in cui il Parlamento adottava il mostruoso disegno di legge sulla sicurezza sociale che stabilisce 40 anni di contribuzione e l'età pensionabile di 65 anni sia per gli uomini che per le donne oltre all'abolizione dell'elenco dei lavori usuranti. Al grande capitale vengono lasciati i rimanenti fondi di assicurazione, mentre per i giovani sotto i 25 anni vengono fissati salari ben al di sotto dei contratti collettivi di lavoro.

In realtà questo disegno di legge attua le linee guida del Libro verde dell'UE sul sistema pensionistico, secondo la "Strategia 2020" promossa attualmente dall'Unione. Così, la classe operaia è condannata a lavorare fino alla morte, mentre chi sopravvive riceverà un'elemosina anziché una pensione.

La legge è stata approvata dal partito socialdemocratico PASOK [al governo], nonché dal partito liberale ND [Nuova Democrazia] e dal nazionalista LAOS che ha sostenuto una serie di articoli e votato ipocritamente contro altri. Il KKE ha condannato il disegno di legge anti-lavoro e ha votato contro.

Nel contempo, l'anticomunismo si intensifica attraverso un attacco alle finanze del partito. Il nuovo progetto di legge promuove per le elezioni amministrative il divieto per i partiti politici di utilizzare i "buoni" di sostegno economico. In Grecia questo metodo è seguito dal KKE e costituisce il principale strumento di sostentamento finanziario.

Durante la discussione in Parlamento, la Segretaria generale del CC del KKE, Aleka Papariga, ha risposto all'attacco anticomunista e alle misure attuate dalla borghesia che colpiscono l'attività e l'indipendenza economica del KKE. Ha sottolineato: "La guerra contro il KKE è assolutamente normale. Saremmo sorpresi se fosse assente in queste condizioni di crisi. Tuttavia, l'anticomunismo è una cosa diversa. Sappiamo benissimo che vi scaglierete contro il KKE. Ma considerate quanto segue: non saremo spaventati e conosciamo bene i nostri nemici. Ma non è questo il punto. Il punto è che ciò dimostra come siano in preparazione nuove misure. Volete spezzare il movimento e invitate gli altri partiti a partecipare a questo sforzo. Non diventeremo un partito dipendente dallo stato, né diventeremo funzionali al sistema partitico".

Nel quadro delle sue multiformi attività in corso, che non si limitano agli scioperi, il PAME ha organizzato un grande concerto nel centro di Atene. Il concerto si è svolto due giorni prima dello sciopero in collaborazione con l'Associazione Musicale Panellenica e l'Associazione degli attori greci, con la partecipazione di celebri cantanti e attori. Migliaia di amici del PAME hanno assistito al concerto: lavoratori e artisti hanno unito le loro voci.

L'azione del PAME continua nell'industria e nei luoghi di lavoro con le lotte, con la fondazione di centinaia di comitati di fabbrica in tutto il paese, in risposta ai licenziamenti e alle crescenti intimidazioni dei padroni.

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Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare