Sciopero del PAME del 23/6: Una risposta risoluta al capitale e ai suoi sostenitori
Decine di migliaia di scioperanti hanno partecipato ieri [23 giugno 2010] alle manifestazioni del Fronte Militante di Tutti i Lavoratori (PAME) ad Atene e in 60 città in tutto il paese, dichiarando di non voler essere spettatori passivi del massacro dei loro diritti né di obbedire alla logica del "male minore" imposta dai compromessi sindacati GSEE e ADEDY [rispettivamente settore privato e pubblico]. Gli scioperi del PAME hanno superato gli ostacoli posti dal governo, dai padroni, dal sindacalismo giallo e da altri meccanismi di apparato, come i mezzi di comunicazione. I lavoratori dipendenti e autonomi e i giovani hanno contestato la politica barbara del governo socialdemocratico, dell'UE e del FMI, sostenuta anche dai partiti di centro ed estrema destra, Nuova Democrazia (ND) e Laos. Ci sono stati picchetti davanti a numerose fabbriche e altri luoghi di lavoro in tutto il paese.
Ancora una volta, il porto del Pireo ha occupato il centro della scena. Lo sciopero organizzato dai sindacati dei marinai, è stato dichiarato illegale dal tribunale borghese. D'altra parte, gli armatori e il loro personale hanno deliberatamente mandato i turisti al porto, nonostante sapessero delle rivendicazioni in corso. Il loro obiettivo di usare i turisti per interrompere lo sciopero è stato frustrato: per 24 ore, fino alla fine dello sciopero nessuna nave ha lasciato il porto, mentre vi è stata un'ondata di solidarietà con i lavoratori, nonostante la propaganda borghese abbia parlato di "abolizione della legalità e delle istituzioni del PAME". La borghesia è particolarmente infastidita dallo slogan "la legge è ciò che è giusto per i lavoratori" ed è per questo motivo che usa tutti i suoi sporchi mezzi per diffamare le lotte, sostenendo che il turismo venga danneggiato dagli scioperi del PAME e non dalla drastica riduzione del reddito dei lavoratori.
GSEE e ADEDY non hanno nuovamente partecipato nell'intento di compromettere lo sciopero.
Aleka Papariga, Segretaria Generale del CC del KKE, ha rilasciato la seguente dichiarazione durante la manifestazione ad Atene:
"Ognuno di noi deve scegliere: o soccombere fatalmente alla dilagante povertà e alla miseria o contrattaccare con coraggio e tenacia in una lotta sociale per la prosperità del popolo".
Il successo dello sciopero del 23 giugno è un ulteriore avanzamento nell'intensificazione della lotta e per la riuscita del nuovo sciopero del PAME del 29 giugno contro l'offensiva del governo, dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale sui salari, sulla contrattazione collettiva e i diritti dei lavoratori. ============
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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