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Dichiarazione congiunta: Dichiarazione congiunta: Ricordiamo il 65° anniversario della vittoria antifascista


Il 9 maggio onoriamo i 65 anni dalla vittoria sul nazi-fascismo che è stato la più violenta e disumana espressione del dominio dei monopoli in un sistema capitalistico che stava vivendo una profonda crisi, la quale ha spinto l’umanità in una delle peggiori catastrofi della sua storia con le barbarie dei campi di concentramento e le incommensurabili morti e catastrofi per i popoli.

I comunisti si sono trovati fin dal primo momento in prima linea, mobilitando e organizzando i lavoratori ed i popoli alla resistenza. La lotta antifascista è stata segnata dalla stabile e risoluta azione dei comunisti, nella quale a milioni hanno dato la loro vita.

L’eroico contributo dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), della sua Armata Rossa, del suo popolo che ha avuto più di 27 milioni di morti, è stato decisivo per la sconfitta delle orde fasciste dell’imperialismo.

Con la vittoria del 1945 e la creazione del campo socialista: milioni di uomini e donne si sono emancipati, liberati dallo sfruttamento, dall’oppressione,dal colonialismo; il movimento della classe operaia ha riportato enormi vittorie sociali e politiche in una direzione progressista mai raggiunta fino ad ora nella storia dell’umanità.

Nella situazione odierna, in un periodo di profonda crisi del capitalismo, si verifica un’aggressione da parte dei vari organismi imperialisti come la NATO e l’Unione Europea e si colpiscono seriamente le masse lavoratrici.

L’umanità affronta ancora un grande pericolo proveniente dall’inasprimento delle contraddizioni dell’imperialismo, dalla corsa agli armamenti, dal rafforzamento degli organismi militari d’aggressione e dallo sforzo di imporre con la violenza il disumano aumento dello sfruttamento, della precarietà nei rapporti lavorativi, della povertà,dei licenziamenti, della disoccupazione e della privazione (del soddisfacimento) dei bisogni basilari per milioni di persone.

Per questo motivo il nostro invito alle celebrazioni per il 65° della vittoria sul nazi-fascismo va inteso come un’azione significativa di lotta per la pace contro la monumentale falsificazione della storia e contro l’anticomunismo che, come ha dimostrato la storia, ha sempre un carattere antidemocratico.

Con l’anticomunismo si tenta di equiparare il fascismo con il comunismo, di cancellare il ruolo decisivo dei comunisti nella liberazione dei popoli dal giogo del nazismo e del fascismo; si mira a portare i comunisti nei tribunali, a metterli fuori legge, a reprimere il pensiero e l’azione non solo dei comunisti ma di tutti i democratici che si contrappongono al dominio capitalistico ed allo sfruttamento, con l’obiettivo di soffocare tutti quelli che resistono e lottano in modo organizzato contro i monopoli e l’imperialismo.

Per noi comunisti la rilevanza del 65° della vittoria, riconferma la nostra profonda fede nella ragione degli ideali della libertà; riconferma la nostra determinazione di lotta contro le cause e le forze aventi le loro radici nel terrore fascista; riconferma la nostra incrollabile fede che il futuro non appartiene agli oppressori ed agli sfruttatori ma alla classe operaia ed ai popoli che resistono e lottano per la liberazione dell’umanità dalle catene dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo; per una società dove gli operai godano completamente della ricchezza che producono, per il progresso sociale, per la pace e per lo stato sociale.

Il futuro non appartiene al capitalismo ma al socialismo ed al comunismo.

I partiti firmatari:
  • Algerian Party for Democracy and Socialism
  • Communist Party of Armenia
  • Communist Party of Azerbaijan
  • Communist Party of Australia
  • Communist Party of Belarus
  • Workers Party of Belgium
  • Brazilian Communist Party
  • Communist Party of Brazil
  • Communist Party of Canada
  • Communist Party of Bohemia and Moravia
  • Communist Party of Chile
  • Socialist Workers Party of Croatia
  • Communist Party of Cuba
  • Communist Party in Denmark
  • Communist Party of USA
  • Communist Party of Finland
  • New Communist Party of Britain
  • Communist Party of Britain
  • German Communist Party
  • Unified Communist Party of Georgia
  • Communist Party of Greece
  • New Communist Party of the Netherlands
  • Hungarian Communist Workers Party
  • Communist Party of India (Marxist)
  • Communist Party of India
  • Tudeh Party of Iran
  • Iraqi Communist Party
  • Communist Party of Ireland
  • Communist Party of Israel
  • Communist Party of Kazakhstan
  • Communist Party Kyrgyzstan
  • Lebanese Communist Party
  • Communist Party of Luxembourg
  • Party of the Communists, Mexico
  • Palestinian Peoples Party
  • Communist Party of Pakistan
  • Peruan Communist Party
  • Philippine Communist Party (PKP-1930)
  • Portuguese Communist Party
  • Communist Party of Poland
  • Communist Party of the Russian Federation
  • Union of Communist Parties - CPSU – Russia
  • South African Communist Party
  • Communist Party of Spain
  • Party of the Communists of Catalonia
  • Communist Party of the Peoples of Spain
  • Syrian Communist Party
  • Communist Party of Sweden
  • Labour Party (EMEP) Turkey
  • Communist Party of Ukraine
  • Communist Party of Uruguay
  • Communist Party of Venezuela
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Many thanks to comrades from Italy for the translation

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