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Primo Maggio 2010: messaggio del Comitato Centrale del KKE


Compagni, lavoratori, greci e immigrati,
iovani donne e uomini, pensionati, disoccupati,


Il KKE vi esorta a rivolgere gli eventi del Primo Maggio di quest'anno in onore delle lotte e dei sacrifici della nostra classe per un nuovo inizio di coscienza politica di classe e di crescita militante, in modo da respingere e rovesciare la politica criminale del governo e della plutocrazia che conduce la classe operaia, le nostre famiglie e i nostri figli allo sfruttamento più selvaggio e brutale, alla povertà e alla disoccupazione permanente.

E' nostro dovere, soprattutto verso i giovani lavoratori, uomini e donne, verso i figli dei lavoratori e del popolo, difendere le conquiste per cui le precedenti generazioni hanno versato il loro sangue. Nessuno deve avere paura di fare sacrifici per la lotta, nessuno dovrebbe cedere allo scoraggiamento, effetto di questa politica che serve il profitto e il consolidamento dei monopoli. E' tempo di ribellarsi attraverso l'unità di classe e le mobilitazioni popolari contro l'attacco ai nostri diritti. Di lottare per i nostri diritti e per il futuro dei nostri figli. La nostra classe ha il potere e la capacità di guidare alla formazione di un grande fronte democratico anti-monopolista, antimperialista, che rovesci il potere dei monopoli e lotti per il potere popolare.

Il popolo non dovrebbe avere alcuna fiducia nei partiti della plutocrazia o nella UE.

Le brutali misure contro i lavoratori del governo del PASOK, sostenuto dai partiti ND e LAOS, persisteranno e aumenteranno fino a quando i lavoratori e il popolo non mostreranno la loro vera forza. Il sovvertimento dei diritti di sicurezza sociale, il drammatico aumento dei limiti dell'età pensionabile, i drastici tagli sulle pensioni e sui salari, l'abolizione delle restrizioni sui licenziamenti di massa, l'eliminazione dei contratti collettivi di lavoro e anche l'abolizione del salario minimo e la generalizzazione del lavoro temporaneo e flessibile, sono misure programmate anni fa.

Il loro obiettivo è far sì che la forza lavoro diventi ancora più economica, che i giovani siano privati dei diritti fondamentali in materia di lavoro, istruzione e servizi sanitari. Le stesse misure sono promosse in tutti i paesi UE come richiesto dagli interessi dei capitalisti.

Vogliono che siano i lavoratori a pagare la crisi capitalistica e l'impasse del loro antiquato e superato sistema capitalista.

Il capitalismo non può diventare umano, né può evitare la crisi. Non è una strada a senso unico. Più potere otterranno i monopoli, tanto più i lavoratori e il popolo soffriranno e maggiori saranno il parassitismo, la corruzione e la barbarie.

Oggi più che mai, i presupposti materiali per assicurare al popolo contemporaneamente diritti e stabilità occupazionale esistono realmente. Il tempo di lavoro e i limiti dell'età pensionabile possono essere ridotti, i servizi sanitario e socio-assistenziali, abitativo, per le attività sportive e culturali possono essere gratuiti e adeguati. Non tollerate il deterioramento delle vostre condizioni di vita.

Avete già sperimentato il percorso di sviluppo che serve il profitto capitalistico. Scaricherà solo nuovi oneri sulle vostre spalle. Ciò nonostante, vi è una via d'uscita. Un percorso di sviluppo che serve le esigenze dei lavoratori e del popolo. E' il percorso del potere popolare, dell'economia popolare.

E' indispensabile che la nostra classe abbia fiducia e usi le proprie forze.

La classe operaia è la forza sociale più potente. Essa produce la ricchezza, crea e realizza le fabbriche, le imprese e le opere infrastrutturali. La Grecia ha le risorse naturali necessarie per lo sviluppo del paese in favore del popolo.

I presupposti di base sono che tutti i monopoli diventino proprietà popolare-sociale e siano sottoposti a pianificazione centrale e al controllo sociale e dei lavoratori, oltre al fatto che il nostro paese sia svincolato dalle organizzazioni imperialiste.

Rifiutate le calunnie e le menzogne dei sostenitori del capitalismo sulla costruzione del socialismo nel XX secolo.
E' stato il primo tentativo di edificazione del socialismo che, nonostante le difficili condizioni e gli errori, ha dimostrato che la classe operaia e il popolo possono vivere molto meglio senza i capitalisti.

E' stato dimostrato che la produzione sociale pianificata può portare uno sviluppo globale senza crisi e a beneficio di tutto il popolo. Traiamo insegnamenti dai successi ma anche dagli errori commessi nel corso di questo grande sforzo per costruire il socialismo a passi sicuri, per realizzare conquiste senza precedenti e di grado incomparabilmente maggiore.

Lavoratori, giovani

Date fiducia al KKE!


Il Comitato centrale vi assicura che il nostro partito dedicherà tutte le sue forze alla costante difesa dei diritti, del presente e del futuro della nostra classe. Tuttavia, non possiamo vincere la guerra generale che plutocrazia e i suoi partiti hanno lanciato contro i nostri diritti senza la vostra partecipazione alla lotta.

Unitevi alla lotta senza indugio, per un movimento con forti radici nei luoghi di lavoro, con una forte unità di classe e di solidarietà liberata dal corporativismo, dal sindacalismo giallo, dall'influenza erosiva dell'aristocrazia operaia che diffonde il veleno della sottomissione e del disfattismo.

Fate affidamento sul vostro partito e supportatelo nelle grandi prossime lotte, per un grande cambiamento radicale, per i diritti, per il potere della classe operaia, per il socialismo. Questo è il nostro dovere patriottico di classe per il presente e il futuro della nostra classe, il nostro dovere internazionalista verso i lavoratori d'Europa e di tutto il mondo che soffrono lo sfruttamento capitalista e il saccheggio da parte dei monopoli.

Oggi, dobbiamo lottare senza compromesso alcuno, meritiamo una vita migliore dove i bisogni del popolo siano soddisfatti.

Onore e gloria alle vittime della nostra classe, alla lotta di classe. I loro sacrifici hanno dato frutti, ci chiamano a nuove e vittoriose battaglie. Il futuro è nelle nostre mani.

Il Comitato Centrale del KKE

Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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