Manifestazioni di massa del PAME contro la tassazione predatoria

Un passo avanti nel rafforzamento della lotta anti-monopoli

Giovedì 8 Aprile 2010 migliaia di lavoratori dipendenti e autonomi, piccoli e medi agricoltori di imprese a conduzione familiare, giovani, pensionati e donne in lotta contro il capitale e i suoi governi hanno raccolto l'invito del Fronte Militante di Tutti i Lavoratori (All Workers’ Militant Front - PAME), del movimento dei lavoratori autonomi e i piccoli commercianti contro i monopoli (All Greek Antimonopoly Rally of the self-employed and the small tradesman - PASEVE), del movimento dei contadini (All Peasants’ Militant Rally - PASY), del Fronte militante studentesco (MAS - Students’ Militant Front) e della Federazione delle donne greche (Greek Women Federation – OGE) partecipando alle manifestazioni in 60 città.

Chiedono che sia la plutocrazia a pagare la crisi e condannano il nuovo disegno di legge fiscale del governo che intensifica la depredazione delle famiglie dei lavoratori mentre elargisce nuovi benefici al grande capitale.

Le manifestazioni hanno avuto luogo in tutte le principali città del paese e costituiscono un ulteriore passo verso il rafforzamento della posizione popolare nelle battaglie a venire.

Le forze di classe hanno già iniziato a lavorare per lo sciopero nazionale di 48 ore del 21-22 aprile proposto dal PAME a tutti i sindacati. L'azione quotidiana del PAME avanza nell'intensificazione della lotta in tutti i luoghi di lavoro, nelle università e nei quartieri popolari.

Alla manifestazione di Atene ha preso parte una delegazione del CC del KKE guidata dalla Segreteria Generale del Partito Aleka Papariga.

"Raggirano il popolo con trucchi finanziari che aggravano le condizioni di vita. Può il popolo chinare ancora la testa?
Accetterà di stare a un gioco che mira alla sua completa spogliazione e all'arricchimento dei profitti capitalisti?
Pensiamo che il popolo dirà il suo secco NO", ha commentato Aleka Papariga

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Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare