Il PAME invita tutti i lavoratori allo sciopero generale di 48 ore del 21-22 aprile
Il KKE, il PAME (Fronte Militante di Tutti i Lavoratori - All Workers’ Militant Front) e le organizzazioni sindacali di classe stanno lavorando per la riuscita dello sciopero di 48 ore proclamato per le giornate del 21-22 aprile con presidi, distribuzione di materiale e visite sui luoghi di lavoro.
La partecipazione ai picchetti per lo sciopero e alle manifestazioni di massa del PAME del 21 e 22 possono generare il terrore nel blocco reazionario che si oppone ai lavoratori, che vuole la classe lavoratrice e gli strati popolari sottomessi, ossia il governo del PASOK, la UE, i partiti della borghesia, quelli riformisti e opportunisti, l'aristocrazia operaia e il capitale stesso.
L'attivazione del prestito dovrebbe essere accompagnata dall'accelerazione delle misure che il governo aveva già deciso, e cioè i tagli dei salari, sia nel settore pubblico che privato, i tagli drastici alle pensioni, l'aumento dell'età pensionabile, l'innalzamento dei limiti sui licenziamenti di massa, l'abolizione dei contratti collettivi di lavoro, la "flessicurezza" nei rapporti di lavoro, i drastici tagli della spesa pubblica, il licenziamento dei funzionari pubblici, la privatizzazione degli enti precedentemente pubblici (telecomunicazioni, porti, aziende per l'approvvigionamento idrico e l'energia elettrica) la riduzione della spesa per sanità e servizi, nuove privatizzazioni e l'assunzione di nuove responsabilità da parte dei comuni.
Durante lo sciopero di 48 ore, le forze di classe organizzeranno picchetti nelle grandi industrie. Nello sciopero del 22 aprile si terranno dimostrazioni ad Atene e in 67 città di tutto il paese.
Lo sciopero di domani rappresenta una battaglia cruciale. Tuttavia, i lavoratori, i contadini poveri e i lavoratori autonomi che la combatteranno non saranno soli, ma sostenuti dal polo di classe, dal PAME.
Dall'altra parte, i datori di lavoro hanno attivato tutti i loro dispositivi per intimidire e minacciare i lavoratori.
Così, gli armatori sono ricorsi ai tribunali per dichiarare illegale e abusivo lo sciopero dei marittimi.
"Quando i marittimi scioperano, le navi non partono!"
dichiarano i sindacati di classe e invitano i lavoratori a partecipare a una manifestazione contro le minacce degli armatori e le intimidazioni della "democrazia" borghese.
Nonostante le minacce e le intimidazioni della plutocrazia, lo sciopero del 21-21 aprile può essere una forte risposta della classe operaia per impedire la messa in opera di queste misure e contribuire all'emancipazione del movimento operaio e popolare per mezzo della lotta contro il potere del capitale.
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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