Skip to content

Personal tools
You are here: Home » notizia » 2010 notizia » Le misure draconiane contro il popolo non devono passare!

Le misure draconiane contro il popolo non devono passare!


Ieri il governo greco ha annunciato il pacchetto di misure più severe degli ultimi decenni. Ciò conferma l'intensificazione di un attacco inarrestabile del governo socialdemocratico del PASOK contro la stragrande maggioranza della popolazione, con il sostegno della UE, del grande capitale, dei partiti liberale - ND - e nazionalista - LAOS.

Le misure annunciate mercoledì dal governo del socialdemocratico PASOK e quelle che si prospettano in futuro, assestano un duro colpo alle entrate dei lavoratori, direttamente: imponendo tagli sugli stipendi dei dipendenti pubblici, sulle gratifiche natalizie e pasquali, sulle tredicesime e quattordicesime (misure analoghe sono in via di definizione per il settore privato); o indirettamente: attraverso l'aumento dell'IVA per tutte le categorie di prodotti e servizi, oltre alle imposte sui carburanti, l'alcool e il tabacco. Inoltre, il governo ha proclamato un blocco delle assunzioni.

Da mercoledì pomeriggio, dopo l'annuncio di queste misure, KKE (Partito Comunista di Grecia) e PAME (Fronte Sindacale Militante di Tutti i Lavoratori) sono stati in prima linea per organizzare un contrattacco in risposta a quello che si è dimostrato un attacco in piena regola contro il popolo.

Il giorno stesso PAME ha convocato manifestazioni in 55 città su tutto il territorio greco, chiedendo al popolo una mobilitazione generale per rispondere unitariamente con la guerra alla guerra del capitale e dei suoi partiti. L'appello alla mobilitazione militante è stato diffuso per le strade di Atene e di altre grandi città. Migliaia di lavoratori hanno animato varie forme di protesta organizzate dal PAME, chiedendo al popolo di respingere questa politica e di lottare per sconfiggerla. Le varie mobilitazioni sono poi confluite spontaneamente in una manifestazioni di massa di esplicita condanna.

Questa mattina le forze del PAME hanno dato vita a un imponente sit-in davanti alla sede del Ministero delle Finanze nel centro di Atene e in una serie di altri edifici governativi in tutto il paese.

L'azione si è ampliata oggi con grandi dimostrazioni e manifestazioni in oltre 62 città in tutta la Grecia.

Venerdì 5, il giorno in cui il Parlamento varerà queste misure, PAME ha indetto uno sciopero nazionale. La classe operaia ha il dovere di rispondere alla guerra scatenata ai suoi danni. I lavoratori devono lottare per se stessi, per i loro figli e per le future generazioni.

"E' una tragedia per il popolo perdere i propri diritti, vedere i propri salari abbattuti nonostante le dure lotte degli anni passati, nonostante i sacrifici lacrime e sangue. Ma soprattutto è una vergogna, che non crediamo possibile, far passare queste misure barbare senza opporci, senza il contrattacco del popolo o, ancor peggio, lasciando l'impressione del consenso popolare a questa politica", ha sottolineato Aleka Papariga, Segretaria Generale del CC del Partito Comunista di Grecia, in una speciale conferenza stampa.


Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

e-mail:cpg@int.kke.gr
notizia


 
 

Portale | notizia | riguardo a KKE | incontri internazionali | sulla Grecia | foto / music | Red Links | contatti


Partito Comunista di Grecia - Comitato Centrale
145 leof.Irakliou, Gr- 14231 Athens tel:(+30) 210 2592111 - fax: (+30) 210 2592298
http://inter.kke.gr - e-mail: cpg@int.kke.gr

Powered by Plone