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La vigorosa mobilitazione dei pescatori egiziani contro il regime di sfruttamento


La sola via d'uscita passa per l'unità della lotta di classe
 
Comunicato del KKE
 
I lavoratori immigrati egiziani dei pescherecci di Nea Michaniona, città nei pressi di Salonicco, hanno organizzato una manifestazione di protesta e di mobilitazione lunedì 3 gennaio 2010 contro lo sfruttamento da parte dei proprietari delle imbarcazioni. La mobilitazione è stata co-organizzata dal sindacato dei pescatori egiziani e da PAME [All Workers’ Militant Front - Fronte Militante di tutti i Lavoratori] e vi ha partecipato una delegazione del KKE guidata da Yannis Ziogas, deputato parlamentare. La mobilitazione ha coinvolto tutti i lavoratori egiziani che nella località sono oltre 200. La loro denuncia colpisce i proprietari dei pescherecci accusati di derubare parte dei loro salari, crollati, negli ultimi mesi, da 1.200 € a 300-400 €. I proprietari dei pescherecci sono allarmati dal vigore della mobilitazione e hanno cominciato a minacciare i lavoratori di sostituirli con altri immigrati.
 
Nell'ultimo periodo, che coincide con la riduzione del salario, la trattativa è stata fatta dal maggior sindacato dei marittimi affiliato a PASKE, la sigla legata al partito socialdemocratico al governo, PASOK, che chiaramente svolge un ruolo filopadronale. Tale atteggiamento è emerso anche nel corso della riunione del PAME con i proprietari dei pescherecci, quando i dirigenti di PASKE hanno ignorato le istanze dei lavoratori egiziani e chiesto loro provocatoriamente di lasciare la Grecia, sostenendo che ... tutti i terroristi sono arabi!
 
"Il ricatto e il terrorismo contro i marinai egiziani nella regione di Michaniona è inaccettabile! La Federazione del KKE di Salonicco denuncia il vergognoso sfruttamento e la violazione dei diritti dei lavoratori: la lotta dei marittimi è giusta, perché chiedono l'applicazione del contratto e delle indennità. La solidarietà degli operai, dei piccoli e medi agricoltori, dei commercianti e degli artigiani rafforzerà la lotta di classe dei marinai.
 
Il governo del PASOK, con il consenso di ND [Nuova Democrazia, partito conservatore di centro destra], non è ancora intervenuto per porre fine a questa situazione. Il popolo deve trarre le dovute conclusioni sui partiti della plutocrazia, PASOK e ND, così come dei loro soci della politica europeista, LAOS [partito di estrema destra] e SYN [coalizione di sinistra eco-socialista]. Il popolo deve voltare le spalle ai dirigenti del "sindacato giallo" guidato dal governo e dai padroni, che svolge un ruolo di primo piano nella GSEE (Confederazione Generale dei Lavoratori Greci), nella Federazione sindacale di Salonicco e in altri organi del movimento sindacale. L'unica soluzione è la lotta comune dei lavoratori greci e dei lavoratori immigrati per i loro giusti diritti scagliando la loro offensiva contro la politica dei monopoli e dei padroni, per il potere popolare".
 
 
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Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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