La lotta dei piccoli e medi contadini
I piccoli e medi contadini bloccano le strade
I piccoli e medi contadini stanno intensificando la lotta con decine di blocchi stradali in tutto il paese. Il 18 gennaio i contadini della regione della Tessaglia hanno istituito un blocco a Nikaia. Già da domenica 17 gennaio vari blocchi erano iniziati in tutto il paese.
La protesta dei piccoli e medi contadini è motivata dai prezzi irrisori a cui sono costretti a vendere i loro prodotti ai commercianti e ai produttori, mentre cresce il loro indebitamento verso le banche a fronte di elevati costi di produzione. Questi sono i risultati del PAC, la Politica Agricola Comune della UE. Sia il precedente governo liberale di Nuova Democrazia, come quello attuale del socialdemocratico PASOK, hanno sostenuto e attuato la PAC. Questa politica serve gli interessi dei capitalisti e produttori che operano in agricoltura, depredando il settore: cercano di spazzare via piccoli e medi contadini e concentrare la terra e la produzione nelle mani delle grandi imprese agricole.
Il Partito Comunista di Grecia da pieno sostegno ai piccoli e medi contadini
Nella sua dichiarazione sulla mobilitazione dei contadini l'Ufficio Stampa del CC del KKE (Partito Comunista di Grecia) sottolinea tra l'altro: "Il KKE esprime il suo pieno appoggio alle giuste rivendicazioni dei piccoli e medi contadini che si sono mobilitati per evitare il loro annientamento. L'unica opzione è la lotta comune e determinata, in modo da costringere il governo a soddisfare queste rivendicazioni".
Il KKE sottolinea che i contadini "non possono tollerare l'inganno del governo che protestando di non avere risorse per soddisfare le loro esigenze vorrebbe risolvere i problemi con il dialogo sociale, quando invece le risorse finanziarie sono disponibili per importatori ed esportatori".
Il KKE invita i lavoratori dipendenti e autonomi "a sostenere i piccoli contadini, perché la vittoria della loro lotta è un prerequisito per garantire prodotti agricoli a prezzi bassi e fronteggiare la dipendenza alimentare del paese. E' indispensabile mobilitare le forze popolari e l'azione per contrastare gli attacchi antipopolari".
La posizione delle altre forze
Il governo del PASOK [centro sinistra] sollecita i contadini a porre fine alle mobilitazioni promettendo soluzioni attraverso la concertazione sociale. Nel contempo il governo ha scagliato la giustizia borghese e i suoi strumenti persecutori contro i contadini. Anche ND [centro destra] e LAOS [estrema destra nazionalista] sono contro la lotta dei contadini medi. Da ultimo anche l'opportunismo di SYRIZA [coalizione di sinistra eco-socialista] con le sue ricette che mai mettono in discussione le limitazioni imposte dall'Unione Europea, sono in linea con la riduzione dei piccoli e medi contadini promossa dalla UE.
L'organizzazione della lotta e la solidarietà
Il movimento coerente dei contadini lotta all’interno del Fronte contadino militante (PASY), che raduna le associazioni dei contadini e i comitati di lotta. Anche i comunisti ingrossano le fila del PASY, che lotta per i prezzi garantiti, la tutela della produzione nazionale, la riduzione dei costi di produzione, contro la divisione dei contadini, ecc. Questa lotta mira al rovesciamento di questa politica anticontadina e antipopolare. Il suo obiettivo è quello di creare le condizioni, a livello sociale e politico per l'attuazione di un’altra politica al servizio degli interessi dei piccoli e medi contadini e del popolo greco in generale.
Il movimento operaio sindacale è ancora una volta un saldo alleato dei contadini. Il Centro Sindacale della regione agro-industriale di Larissa, in cui prevalgono le forze del PAME, ha rilasciato una dichiarazione sottolineando che la lotta dei piccoli e medi contadini è indissolubilmente legata alle lotte della classe operaia contro le politiche dei monopoli .
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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