[08.12.2008] PC della Grecia: Dichiarazione del Comitato Centrale della Gioventù Comunista greca (KNE) sull'assassinio del giovane quindicenne
PC della Grecia: Dichiarazione del Comitato Centrale della Gioventù Comunista greca (KNE) sull'assassinio del giovane quindicenne
08/12/2008
Cari compagni,
saprete certamente dei tumulti scoppiati ad Atene e in altre città greche.
Ringraziamo tutti i compagni che hanno già espresso solidarietà con la lotta nel nostro paese contro le provocazioni della polizia.
L'agitazione ha avuto inizio, nel centro di Atene, subito dopo l'uccisione da parte delle forze di polizia di un giovane uomo nel quartiere di Exarchia.
Gli scontri si sono diffusi a Salonicco, seconda tra le maggiori città greche, a nord nelle città di Komotini e Ioannina, e a Creta.
Due agenti di polizia sono stati sospesi, e un'inchiesta è in corso.
Il Ministro degli Interni Prokopis Pavlopoulos ha commentato: "Il governo esprime il suo profondo rammarico per questo incidente. L'indagine sulle circostanze della morte è già iniziata e, se i poliziotti risulteranno negligenti nell'assolvimento del loro dovere, la punizione sarà esemplare".
Ad Atene la polizia ha sparato gas lacrimogeni contro i giovani che furiosi alla notizia della sparatoria hanno dato vita a una sassaiola.
Dopo una sosta di un paio d'ore, gli scontri sono ripresi poco dopo la mezzanotte ora locale (2200 GMT), con la marcia di alcuni manifestanti nel centro di Atene ed altri combattimenti con la polizia al di fuori del Politecnico di Atene.
A Salonicco decine di giovani hanno attaccato il distretto di polizia, mentre altri bloccavano una strada nei pressi del campus universitario.
Un portavoce del Ministero degli Interni riferiva all'agenzia di stampa Reuters che Pavlopoulos rassegnava le sue dimissioni al Primo Ministro Costas Karamanlis, che venivano respinte.
I disordini sono proseguiti domenica 7 dicembre.
Il Partito comunista della Grecia (KKE) e la Gioventù Comunista (KNE) stanno organizzando per lunedì 8 e i giorni successivi manifestazioni di protesta in tutte le grandi città del paese.
Le quattro principali università del paese sono chiuse e altre seguiranno nei prossimi giorni; per via della protesta popolare il governo è stato costretto a chiudere tutte le scuole pubbliche per il 9 dicembre.
Il KKE e la KNE hanno rilasciato la seguente dichiarazione che condanna gli attacchi e la crescente violenza della polizia nei confronti dei lavoratori, degli immigrati e dei giovani. Seguiranno mobilitazioni di massa e manifestazioni di protesta sin dal 10 dicembre, data in cui è previsto il prossimo grande sciopero generale contro le misure "anticrisi" del governo a spese dei lavoratori e in favore del grande capitale.
Dichiarazione del Comitato Centrale della Gioventù Comunista greca (KNE) sull'assassinio del giovane quindicenne
Condanniamo l'assassinio a sangue freddo del quindicenne Alexandros-Andreas Grigoropoulos commesso da un poliziotto nel quartiere di Exarchia ad Atene.
La direzione delle forze di polizia e il governo ne portano l'enorme responsabilità.
Questo incidente è il risultato di un addestramento e orientamento delle forze di sicurezza diretto contro il popolo, contro il movimento popolare e della classe lavoratrice e contro la lotta giovanile.
Le misure repressive dello Stato sono pienamente in linea con l'attentato contro la vita e i diritti dei giovani al lavoro, all'istruzione e a un orario di lavoro stabile anche nell'ambito di una flessibilità dei rapporti di lavoro. Il loro obiettivo è quello di provocare paura tra i lavoratori e la gioventù.
Gli incendi e danneggiamenti non hanno nulla a che fare con il movimento popolare di massa. Tali attacchi legittimano la violenza e l'autoritarismo e d'altro canto, sono utilizzati come un alibi da parte del governo della ND (Nuova Democrazia), come dai precedenti, per nascondere che l'obiettivo della repressione di stato è il movimento popolare del lavoro.
L'unica risposta efficace alle provocazioni del governo è l'organizzazione del movimento popolare: una combattiva, organizzata e autoprotetta mobilitazione dei giovani. Le cause reali e la responsabilità di questo incidente non devono essere occultate, così come è stato in altri casi (si vedano il caso della tortura inflitta agli immigrati nelle stazioni di polizia, il pestaggio dello studente a Salonicco, ecc.)
Facciamo appello ai giovani perché esprimano l'indignazione, la protesta, la condanna e attraverso, la lotta organizzata, obblighino i responsabili a rendere conto politicamente e penalmente degli attacchi della polizia. Scuole, università, Istituti Tecnici e di formazione professionale e scuole serali dovrebbero essere chiuse. Le organizzazioni di massa dovrebbe rilasciare dichiarazioni di condanna verso gli attacchi della polizia e organizzare manifestazioni di massa e manifestazioni. I giovani con il movimento popolare del lavoro dovrebbero partecipare in modo organizzato a:
- la manifestazione organizzata dal KKE e dalla KNE in tutta la Grecia contro l'autoritarismo di Stato (ad Atene alle ore 18.00 da Omonia)
- lo sciopero generale mercoledì 10 dicembre con il PAME (Fronte Militante di Tutti i Lavoratori, orientato alla lotta di classe), nelle manifestazioni organizzate in 63 città in tutta la Grecia (ad Atene alle ore 10.30 da Omonia)
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
e-mail:cpg@int.kke.gr