Incontro Comunista europeo 2012: Risoluzioni
L'anticomunismo è il nemico dei popoli
Nei paesi europei, in particolare nei paesi ex socialisti, la tendenza a criminalizzare le attività che fanno riferimento al comunismo è da molto tempo politica di Stato. Essa si manifesta nelle interdizioni legali poggianti sul tentativo di equiparazione del comunismo con il fascismo e nazismo e non è in alcun modo collegata ad un'analisi storica oggettiva.
I comunisti sono stati fra i primi a combattere il nazismo, sotto tutti gli aspetti. E' accaduto in Germania e negli stati dell'Europa orientale, al prezzo di grandi sacrifici.
Al contrario, la manipolazione della storia risponde alle esigenze delle classi ed elite dirigenti spaventate dal rafforzamento di quelle forze politiche che rappresentano un'alternativa al capitalismo. Non è un caso che l'attuale spinta verso il divieto di promozione del comunismo abbia luogo in un momento di profonda crisi del sistema capitalista e d'attacchi continui alle condizioni di vita e di lavoro di tutti i lavoratori.
La messa al bando dei simboli comunisti nei paesi UE mostra che governi e apparati temono un nuovo contrattacco da parte del movimento operaio e popolare rivoluzionario, perché sanno quanto siano grandi e inconciliabili le contraddizioni e le impasse del capitalismo, perché sanno che il futuro appartiene a una società senza sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo, vale a dire il socialismo-comunismo.
L'anti-comunismo va di pari passo con gli attacchi ai lavoratori chiamati a "pagare" le conseguenze della crisi del capitalismo, che sperimentano l'abolizione dei loro diritti lavorativi e politici, l'aumento della disoccupazione e dei senza casa, la privatizzazione delle imprese di proprietà dello Stato, del sistema educativo e sanitario, ecc.
Gli imperialisti cercano di cancellare le conquiste del socialismo dalla coscienza dei popoli europei in generale.
Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti i comunisti in Europa, soprattutto nei paesi ex socialisti, rappresentanti di un movimento che ha dimostrato i suoi meriti combattendo il fascismo e che ora sta puntando verso l'unica via d'uscita dalla situazione di crisi, la soluzione che assicura dignità e progresso a tutti i lavoratori, verso il socialismo
Partiti firmatari:
Communist Party of Workers of Belarus
Workers' Party of Belgium
New Communist Party of Britain
Communist Party of Bulgaria
AKEL-Cyprus
Communist Party of Bohemia and Moravia
Communist Party in Denmark
Communist Party of Denmark
Finland Communist Workers' Party for Peace and Socialism
Pole of Rebirth of Communistes in France
Union of Revolutionary Communistes of France URCF
Unified Communist Party of Georgia
German Communist Party (DKP)
Communist Party of Greece
Hungarian Workers' Communist Party
Workers' Party of Ireland
Communist Party of Ireland
Communist Peoples' Left, Italy
Party of the Italian Communists
Socialist Party of Latvia
Communist Party of Luxembourg
New Communist Party of the Netherlands
Communist Party of Norway
Communist Party of Soviet Union
Communist Party of Russian Federation
New Communist Party of Yugoslavia
Communist Party of the Peoples of Spain
Communist Party of Sweden
Party of Labour, Switzerland
Communist Party of Turkey
Communist Party of Ukraine
Union of Communists of Ukraine
da inter.kke.gr/IntAct/int-meet/ecm2012/ecm2012-resolutions/ecm-no-to-the-war
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
No alla guerra imperialista!
I partiti partecipanti all'Incontro Comunista Europeo, organizzato per iniziativa del KKE a Bruxelles il 1-2 ottobre 2012, hanno firmato questa dichiarazione:
Denunciamo l'intervento imperialista degli USA, della Nato e degli stati dell'Unione Europea negli affari interni della Siria e affermiamo che la soluzione dei problemi di questo paese è prerogativa del suo popolo.
Denunciamo anche le minacce di Israele di un attacco militare contro l'Iran, le misure economiche e di altro genere prese contro questi due paesi (Siria e Iran) e le minacce di intervento militare. Queste sono usate dalle potenze imperialiste con vari falsi pretesti già utilizzati per preparare le guerre contro Afghanistan, Iraq e Libia.
I Partiti Comunisti e Operai firmatari della risoluzione esprimono la volontà di dedicare tutte le loro forze per contribuire a prevenire una nuova guerra imperialista contro la Siria e l'Iran.
Ancora una volta è stato dimostrato che i pericolosi sviluppi nel Mediterraneo sud-orientale e più estesamente nella regione sono collegati alla crescita dell'aggressività imperialista in condizioni di crisi capitalista e di competizione per il controllo dei mercati e delle risorse naturali della regione.
I Partiti Comunisti e Operai sostengono che ogni nuova guerra imperialista arrecherà nuovi tormenti ai popoli, causerà nuove ondate di immigrati e di rifugiati e accrescerà i pericoli di una guerra generalizzata.
Chiamiamo i popoli di ogni paese a resistere in modo decisivo ai piani e alle pratiche aggressive di USA, NATO e UE come anche degli Stati e dei governi che partecipano alla preparazione della guerra contro la Siria e l'Iran.
La realtà conferma che il capitalismo genera guerre imperialiste e crisi e i Partiti Comunisti e Operai chiamano i popoli a sviluppare la lotta antimperialista avendo come criterio gli interessi dei popoli e della classe lavoratrice, fino a quando le cause economiche, sociali e politiche delle guerre imperialiste saranno sradicate, e a rafforzare la lotta per il rovesciamento delle forze che operano contro i popoli e i loro interessi.
Perché i popoli vivano in pace, in modo produttivo e utilizzino le risorse naturali a loro esclusivo beneficio e per soddisfare i propri bisogni.
Nessuna partecipazione, nessun coinvolgimento nelle guerre imperialiste. Per il rafforzamento della lotta per il disimpegno dei paesi dalla NATO e per il suo scioglimento.
Partiti firmatari:
Communist Party of Workers of Belarus
Workers' Party of Belgium
New Communist Party of Britain
Communist Party of Bulgaria
AKEL-Cyprus
Communist Party of Bohemia and Moravia
Communist Party in Denmark
Communist Party of Denmark
Finland Communist Workers' Party for Peace and Socialism
Pole of Rebirth of Communistes in France
Union of Revolutionary Communistes of France URCF
Unified Communist Party of Georgia
German Communist Party (DKP)
Communist Party of Greece
Hungarian Workers' Communist Party
Workers' Party of Ireland
Communist Party of Ireland
Communist Peoples' Left, Italy
Party of the Italian Communists
Socialist Party of Latvia
Communist Party of Luxembourg
New Communist Party of the Netherlands
Communist Party of Norway
Communist Party of Soviet Union
Communist Party of Russian Federation
New Communist Party of Yugoslavia
Communist Party of the Peoples of Spain
Communist Party of Sweden
Party of Labour, Switzerland
Communist Party of Turkey
Communist Party of Ukraine
Union of Communists of Ukraine
da inter.kke.gr/IntAct/int-meet/ecm2012/ecm2012-resolutions/ecm-on--balkan
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Risoluzione sui Balcani
1 Contro il cambiamento violento dei confini di Stato in Europa.
2. Contro la dichiarazione unilaterale di "indipendenza" del Kosovo, risultato della criminale aggressione della NATO contro l'ex Repubblica Federale di Jugoslavia. Inoltre la secessione del Kosovo è ovviamente una conseguenza delle tendenze imperialiste, ma soprattutto dell'interesse economico e politico degli Stati Uniti, che si propongono come poliziotto del mondo e tutore dell'ordine capitalistico internazionale. Uno Stato imposto e vassallo quindi non può garantire al popolo albanese il raggiungimento dei suoi interessi legittimi.
3. Il Kosovo è parte integrante della Serbia.
4. Che tutte le forze d'occupazione lascino il Kosovo. Che tutti i popoli perseguitati siano in grado di tornare alle loro case.
5. Che albanesi, serbi e il resto della popolazione vivano insieme nell'uguaglianza, nell'amicizia e nella libertà.
6. La pace, l'armonia e la prosperità di tutti i popoli dei Balcani saranno possibili solo quando l'imperialismo svanirà dalla fase storico-politica.
7. La pace, l'armonia e la prosperità di tutti i popoli dei Balcani saranno possibili solo quando la dominazione imperialista sotto il motto del "divide et impera", capitolerà dinanzi ai lavoratori dei Balcani, alla loro resistenza e alla rottura delle catene degli invasori imperialisti.
8. La vera pace e cooperazione saranno possibili solo se tutte le truppe d'invasione straniere lasceranno il Kosovo, la Bosnia-Erzegovina, la Repubblica Ex Jugoslava di Macedonia (FYROM) e le altre parti dei Balcani immediatamente, insieme a tutte le altre loro truppe.
9. I Balcani appartengono ai popoli dei Balcani!
Partiti firmatari:
Communist Party of Workers of Belarus
Workers' Party of Belgium
New Communist Party of Britain
Communist Party of Bulgaria
AKEL-Cyprus
Communist Party of Bohemia and Moravia
Communist Party in Denmark
Communist Party of Denmark
Finland Communist Workers' Party for Peace and Socialism
Pole of Rebirth of Communistes in France
Union of Revolutionary Communistes of France URCF
Unified Communist Party of Georgia
German Communist Party (DKP)
Communist Party of Greece
Hungarian Workers' Communist Party
Workers' Party of Ireland
Communist Party of Ireland
Communist Peoples' Left, Italy
Party of the Italian Communists
Socialist Party of Latvia
Communist Party of Luxembourg
New Communist Party of the Netherlands
Communist Party of Norway
Communist Party of Soviet Union
Communist Party of Russian Federation
New Communist Party of Yugoslavia
Communist Party of the Peoples of Spain
Communist Party of Sweden
Communist Party of Turkey
Communist Party of Ukraine
Union of Communists of Ukraine
da inter.kke.gr/IntAct/int-meet/ecm2012/ecm2012-resolutions/ecm-struggle
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Per il rafforzamento della lotta di classe in Europa
Risoluzione dei seguneti partiti che hanno partecipato all'Incontro comunista europeo
I Partiti Comunisti e Operai che hanno firmato la presente risoluzione invitano i lavoratori a resistere fermamente alla strategia antipopolare dell'Unione europea che, in quanto unione imperialista inter-statale, esprime gli interessi dei monopoli e delle multinazionali a spese dei popoli.
Chiamano gli operai a lottare con decisione contro la via capitalistica di sviluppo che ha come criterio il profitto e gli interessi dei capitalisti e a rafforzare la lotta contro la linea politica che crea disoccupazione, povertà ed è responsabile dell'abolizione dei diritti lavorativi e sociali, l'abolizione dei contratti collettivi, la riduzione dei salari e delle pensioni, la mercificazione dei servizi sociali e le privatizzazioni.
I lavoratori sono i produttori della ricchezza e la devono pretendere, devono combattere per i loro diritti, rafforzare la lotta politico-ideologica e di massa contro i loro avversari di classe e creare le precondizioni per l'abolizione dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo, per uno sviluppo avente come criterio la soddisfazione dei bisogni popolari, utilizzando il potenziale produttivo dei loro paesi.
Partiti firmatari:
Communist Party of Workers of Belarus
Workers' Party of Belgium
New Communist Party of Britain
Communist Party of Bulgaria
AKEL-Cyprus
Communist Party of Bohemia and Moravia
Communist Party in Denmark
Communist Party of Denmark
Finland Communist Workers' Party for Peace and Socialism
Pole of Rebirth of Communistes in France
Union of Revolutionary Communistes of France URCF
Unified Communist Party of Georgia
German Communist Party (DKP)
Communist Party of Greece
Hungarian Workers' Communist Party
Workers' Party of Ireland
Communist Party of Ireland
Communist Peoples' Left, Italy
Party of the Italian Communists
Socialist Party of Latvia
Communist Party of Luxembourg
New Communist Party of the Netherlands
Communist Party of Norway
Communist Party of Soviet Union
Communist Party of Russian Federation
New Communist Party of Yugoslavia
Communist Party of the Peoples of Spain
Communist Party of Sweden
Party of Labour, Switzerland
Communist Party of Turkey
Communist Party of Ukraine
Union of Communists of Ukraine
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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