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La barbarie israeliana e la posizione della "sinistra"!


 
27/11/2012
 
La crisi capitalista in Grecia, i grandi scioperi dei lavoratori per impedire che il peso della crisi sia scaricato sulle loro spalle così come i mutamenti nei rapporti di forza, attraggono l'interesse dei lavoratori di altri paesi. Purtroppo i media borghesi, che hanno un controllo travolgente sul flusso di notizie internazionali, spesso forniscono un'immagine distorta riguardante gli sviluppi nell'uno o nell'altro paese. Così, per esempio, SYRIZA è indicato come partito della "sinistra radicale", in conformità con il suo nome, o anche come partito di "ultra-sinistra", senza tener conto che questo partito è fanatico sostenitore dell'imperialista UE ed è interessato alla mera "umanizzazione" del capitalismo. Questa disinformazione ci spinge a insistere nel rivelare la verità. Un esempio molto concreto che mostra l'essenza dei fatti è dato dagli incidenti verificatisi alla grande manifestazione del 17 novembre.
 
Decine di migliaia di persone hanno manifestato in decine di città greche sabato 17 novembre. Era l'anniversario della rivolta degli studenti del Politecnico e dei lavoratori di Atene contro la giunta fascista dei colonnelli nel 1973. La manifestazione che ha avuto luogo nella capitale greca era tinteggiata di rosso dalle bandiere del KKE e della KNE. Come ogni anno la manifestazione ha avuto inizio nel centro di Atene con destinazione verso l'ambasciata degli Stati Uniti, in quanto "pilastro" fondamentale della Giunta. In questa occasione, però, la marcia ha coinciso con il selvaggio assalto israeliano sulla Striscia di Gaza. Un assalto che il KKE ritiene collegato ai piani aggressivi imperialisti contro la Siria e l'Iran. Il KKE aveva annunciato che i contingenti del partito e della KNE, dopo aver raggiunto l'ambasciata degli Stati Uniti, avrebbero proseguito alla volta dell'ambasciata israeliana, per dimostrare l'opposizione al massacro del popolo palestinese.
 
Il governo ha schierato le forze di polizia in modo da ostruire il passaggio e impedire che la marcia raggiungesse l'ambasciata israeliana. Il KKE ha insistito, chiedendo che il governo aprisse le strade, lasciando che l'intero corteo raggiungesse l'ambasciata israeliana, cosa che alla fine è accaduta! Tuttavia, alcune forze politiche che hanno partecipato alla marcia fino all'ambasciata americana, lì giunte hanno raccolto i loro striscioni e le poche bandiere e sono scomparse. Naturalmente questo non ha affatto influito sulla consistenza né sulla determinazione del movimento antimperialista, ma il dato è politicamente significativo. Perché? Perché la forza politica che ha rifiutato di proseguire fino all'ambasciata israeliana, non è altro che la seconda forza politica del paese, in base alle recenti elezioni di giugno. E' il partito della "sinistra di rinnovamento", SYRIZA, il partito che si prepara per l'eventualità di formare il prossimo governo di gestione della crisi capitalista in Grecia e che si proporrà sotto l'etichetta di governo di "sinistra". La scelta di SYRIZA non è casuale. E' sufficiente ricordare che pochi mesi fa SYRIZA ha anche incontrato Shimon Peres durante la sua visita ad Atene, nel tentativo di convincere che un eventuale suo governo non rappresentava un pericolo per gli interessi di Israele nella regione. Ovviamente, la decisione di non proseguire il corteo fino all'ambasciata israeliana ha il fine di confermare le buone intenzioni di SYRIZA nei confronti di Israele.
 
Non è la prima volta che SYRIZA fornisce elementi di prova riguardo al tipo di politica estera che intenderà attuare, se arrivasse al governo. Tuttavia la rapidità della socialdemocratizzazione di SYRIZA in politica estera, è impressionante. Naturalmente, SYRIZA in ogni caso non ha posto la questione del ritiro del paese dall'Unione imperialista europea.
 
SYRIZA assume la stessa posizione anche nei riguardi dell'organizzazione imperialista della NATO e del massacro del popolo palestinese da parte dello Stato di Israele. Quando il KKE chiedeva l'annullamento dell'accordo militare Grecia-Israele, SYRIZA chiedeva la "sospensione immediata dell'accordo militare e di difesa tra Grecia-Israele, come atto simbolico minimo e per esercitare una pressione concreta sul governo israeliano". SYRIZA non ne chiede la cancellazione, anche se è risaputo che questo accordo non è affatto simbolico ed è tutt'altro che "difensivo" e che contribuisce in modo decisivo al rafforzamento di Israele nella regione, per il successo dei suoi piani imperialisti, implicandovi anche il popolo greco.
 
La "sinistra di governo", vale a dire la "sinistra" che cerca la "modernizzazione" e la "democratizzazione" del sistema attuale attraverso le riforme, segue un percorso che è stato calpestato in Grecia e all'estero dalla socialdemocrazia. O, come si suol dire: "tale padre, tale figlio!"
  


Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

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