Comunicato dell'Ufficio Stampa del CC del KKE sulla formazione del governo ND-PASOK-DIMAR
21/06/2012
Il nuovo governo di coalizione di ND, PASOK e DIMAR [rispettivamente Nuova Democrazia, Partito socialdemocratico e Sinistra democratica] non porterà alcun sollievo ai settori popolari che soffrono le conseguenze della crisi capitalista. Ciò che il governo di coalizione presenta come una rinegoziazione delle condizioni sfavorevoli dei memorandum e dell'accordo sul prestito è in realtà un necessario adeguamento imposto dall'aggravarsi della crisi in Grecia e dai paesi economicamente più forti della zona euro. Questo aggiustamento sarà determinato dall'acutizzazione delle contraddizioni e dagli accordi temporanei tra le maggiori potenze dell'Unione Europea su come gestire la crisi. Qualunque sia il risultato non fermerà né annullerà il fallimento e l'impoverimento del popolo.
La partecipazione di un partito "di sinistra" nella coalizione di governo non porterà risultati positivi. Con la partecipazione di DIMAR al governo, la plutocrazia cerca di guadagnare tempo e la tolleranza del popolo.
I lavoratori e i settori popolari sono di fronte a dure prove e nuovi gravi pericoli. Non c'è tempo da perdere, non è ora dell'attendismo. La borghesia, l'Unione europea e i loro partiti cercano di utilizzare i risultati elettorali che sono stati negativi per il popolo per far prevalere il disfattismo e il fatalismo.
Il KKE in parlamento presenterà progetti di legge ed emendamenti relativi ai gravi problemi del popolo. Tra i primi vi sarà la proposta di abolizione dei memorandum, dell'accordo sul prestito e di tutte le rispettive leggi attuative approvate dal parlamento precedente.
Il KKE si batterà con tutte le sue forze in parlamento e tra la gente per organizzare l'intervento della classe operaia e dei ceti popolari, la lotta e il controattacco per la protezione dei disoccupati e delle famiglie popolari, per garantire la fornitura di medicinali, il funzionamento degli ospedali, per impedire pesanti tasse e nuovi massacri ai salari e alle pensioni. Per tutelare le famiglie indebitate e garantire il funzionamento dell'istruzione insufficientemente finanziata. Per la realizzazione di opere pubbliche a vantaggio del popolo e che creino posti di lavoro. In modo che il popolo confidi nella sua forza, alzi la testa contro i suoi sfruttatori, li fermi e li abbatta.
Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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