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Il popolo deve rafforzarsi e allearsi con il KKE - Questa è la prospettiva che può portare speranza



05/11/2011

[foto] Venerdì 5 novembre in piazza Sintagma il KKE ha organizzato a una grande mobilitazione, poche ore prima del voto di fiducia. Il governo ha ottenuto la fiducia (153 voti favorevoli su 300 deputati in Parlamento) con la promessa che d'ora in avanti cercherà un più ampio consenso con qualsiasi partito borghese lo desideri.

L'intervento principale alla manifestazione del KKE è stato quello di Aleka Papariga, Segretaria Generale del CC, che tra l'altro ha sottolineato:

"Giù il governo e i partiti che servono la plutocrazia, giù anche quei partiti che intenzionalmente alimentano nel popolo l'illusione che un nuovo governo possa risolvere il problema.

Noi non nascondiamo a nessuno che la lotta di classe mira ad un unico obiettivo, la conquista del potere da parte della classe operaia, un potere al servizio della classe operaia e degli altri strati popolari.

Mentono sul fatto che il calendario impone il voto sull'accordo relativo al prestito prima delle elezioni. Chiediamo un governo di transizione ed elezioni in 20 giorni, cosicché il popolo possa esprimere nell'urna la propria volontà. La bancarotta controllata è già stata decisa, mentre esiste la seria possibilità di una bancarotta incontrollata, non esclusa dagli accordi con l'UE, nemmeno in vista di una cooperazione di centro-sinistra centro-destra."

In riferimento alle prossime elezioni, Aleka Papariga ha osservato: "Le elezioni si svolgeranno in un clima di intimidazione senza precedenti, con al suo epicentro i cosiddetti pacchetti di aiuto dell'UE e la minaccia di una bancarotta non controllata, in un'atmosfera di intenso anticomunismo e provocazione, strumenti usati per rendere il popolo supplicante.

Che cosa intendiamo per anticomunismo? Le aggressioni fisiche contro i comunisti e gli altri militanti. I ricatti per indurci a modificare orientamento e diventare partito di sistema. Il sostegno e il finanziamento alla propaganda anticomunista a proposito di un fascismo rosso e nero, attraverso l'utilizzo di apparati per il lavoro sporco che lascino al riparo i partiti borghesi da un coinvolgimento ufficiale.

Affermiamo che non possono spezzarci, siamo troppo temprati."

La Segretaria del Comitato Centrale del KKE aveva già rilevato in un rapporto sul nuovo accordo sul prestito: "Il denaro che pretendono di prestarci è il nostro denaro, sudore della fronte del popolo. Il popolo non deve nulla, in realtà tutto gli appartiene" e in merito alle traversie che i partiti borghesi si trovano ad affrontare ha aggiunto: "Sono in una posizione difficile perché a causa della crisi, la competizione tra gli Stati membri della alleanza predatoria e i gruppi affaristici si intensifica a livelli minacciosi. I partiti politici borghesi e i loro partner hanno paura perché in Grecia vi sono molti segnali che la tenuta della classe borghese possa cedere".

Temono anche la fase di recupero che devono fronteggiare nei vari paesi. Perché la ripresa sarà anemica e, come abbiamo già detto, potrebbe incappare in una nuova potenziale crisi (...)

La crisi in Grecia non costituisce l'unico né il principale problema. Il loro problema riguarda le importanti divergenze emerse tra le principali potenze imperialiste dell'UE su come gestire l'indebitamento di Spagna e Italia, per evitare una crisi maggiore in Francia. Sono preoccupati delle contraddizioni tra gli Stati borghesi, i gruppi monopolistici all'interno dell'Europa come delle loro contraddizioni con i gruppi monopolistici e gli Stati borghesi della Cina, dell'India, dei problemi dell'economia degli Stati Uniti e del Giappone. Tutto ciò porta all'emergere di forze centrifughe.

Coloro che intimidiscono il popolo greco e gli altri popoli d'Europa sono quelli che pensano all'esclusione degli Stati membri non solo dalla zona euro ma anche dalla stessa UE. Proseguono nelle intimidazioni sostenendo che l'esclusione dall'UE sarà un pericolo mortale per i lavoratori. (...)

Nessuna proposta politica borghese, liberale, socialdemocratica, di sinistra, o "rinnovata" può costituire una via d'uscita politica favorevole al popolo se non fa della rottura con i monopoli - nell'industria, nel settore bancario, nei trasporti marittimi, nel commercio - una questione di principio, rottura cioè con la proprietà capitalistica, le sue istituzioni statali, le sue alleanze internazionali "

Riferendosi alla proposta del partito opportunista SYN/SYRIZA, relativa ad un "governo di sinistra" e ai suoi obiettivi, la Segretaria Generale del CC del KKE ha osservato: "Si guardi dove è finito l'opportunismo in quest'inizio di 21° secolo, parlando ufficialmente, apertamente e senza vergogna di coesione sociale, cioè di collaborazione di classe, sottomissione della classe operaia alla classe borghese, sottomissione degli strati popolari poveri piccolo-borghesi ai monopoli. (...)

C'è un grande dibattito che si è aperto in nome della sovranità nazionale. Noi crediamo nella sovranità popolare. Affinché il popolo possa decidere sulla base dei suoi interessi, occorre che abbia in mano tutta la ricchezza che esiste ed è prodotta nel paese, ricchezza che produce con le mani e il cervello, occorre che abbia nelle sue mani i mezzi di produzione perché altrimenti non ci può essere alcuna sovranità o potere, né si sarà in grado di pianificare o garantire un lavoro per tutti.

Tutte le forze politiche della "via a senso unico dell'EU " - ND, PASOK, SYN/SYRIZA - devono chiedere scusa al popolo per i sacrifici vani che gli hanno chiesto di fare e per le false promesse di una formidabile prosperità futura.

Il KKE chiama il popolo alla lotta per la proprietà popolare sui mezzi di produzione concentrati nell'industria, per la socializzazione della terra, delle grandi imprese agricole e nel settore del grande commercio.

Solo l'economia popolare è in grado di assicurare la sovranità del popolo e il vero disimpegno dall'alleanze imperialiste come l'UE e la NATO.

Aleka Papariga ha invitato i lavoratori a rafforzarsi e unirsi all'unica prospettiva che può portare una speranza, la prospettiva avanzata dal KKE: "Uscita dall'Unione europea e annullamento del debito con il potere popolare".


Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare


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