La Grecia scende in sciopero! 2° Giorno: Grande successo del PAME
La grande mobilitazione nazionale di 48 ore iniziata ieri, prosegue oggi con il secondo giorno di sciopero dove le forze di classe giocano un ruolo di primo piano.
Le bandiere del Fronte Militante di Tutti i Lavoratori (PAME) sventolano nei luoghi di lavoro, nelle imprese, nei cantieri, nei porti, nelle sedi delle amministrazioni pubbliche. Migliaia di lavoratori hanno risposto alla chiamata militante del PAME. Lo sciopero è riuscito! Con la partecipazione anche dei lavoratori autonomi, degli agricoltori poveri, dei pensionati, degli immigrati e degli studenti.
I picchetti davanti i cancelli delle fabbriche e le rampe delle navi hanno difeso lo sciopero in una battaglia decisiva e fatto sentire al capitale la forza della classe operaia, colpendo sul vivo grazie alla partecipazione di centinaia di migliaia di persone.
Nelle decine di manifestazioni in tutto il paese migliaia i manifestanti nelle strade e nelle piazze hanno espresso unanimi il voto contro i provvedimenti.
I lavoratori rifiutano il nuovo antipopolare programma di riforme, rifiutano di diventare schiavi della plutocrazia. Le nuove misure riducono i salari e le pensioni, aumentano l'età pensionabile e l'imposizione indiretta passa dal 13% al 23%, assestano un colpo alla previdenza sociale e alla disciplina dei mestieri usuranti, aumentano il tempo giornaliero di lavoro non pagato, stabiliscono salari particolarmente bassi per i giovani, aboliscono la contrattazione collettiva di lavoro, promuovono i contratti temporanei che implicano licenziamenti senza indennità, riducono l'assistenza "sociale", ecc. Inoltre privatizzano le aziende, le terre, i servizi di fornitura idrica, i porti, gli aeroporti di proprietà dello stato per ripianare con le risorse statali il debito, come essi stessi sostengono. Il fine ultimo è di consegnare nuovi settori dell'economia ai capitalisti dove investire la sovra-accumulazione di capitale.
I lavoratori e gli strati popolari hanno sfidato le intimidazioni e partecipato alle manifestazioni della mattina e a quelle di ieri pomeriggio. Oggi continuano la lotta, lascito significativo per le lotte future e l'intensificazione dello scontro. La stragrande maggioranza dei manifestanti ha partecipato alle manifestazioni in 65 città del paese sotto le bandiere del PAME e non con i cosiddetti "cittadini indignati" o con i sindacati gialli GSEE-ADEDY [maggiori confederazioni del settore privato e pubblico].
La Segreteria esecutiva del PAME ha salutato le centinaia di migliaia di scioperanti che hanno combattuto con decisione per lo sciopero. Nel pomeriggio del primo giorno il PAME ha organizzato una manifestazione di massa nel centro di Atene, che si è mossa verso il Parlamento. Il forte servizio d'ordine ha impedito ai piccoli gruppi di provocatori di agire con l'obiettivo di sciogliere la manifestazione.
Nonostante centinaia di migliaia di persone si siano mobilitate in modo dinamico in questo sciopero riuscito in tutto il paese inondando strade e piazze, le TV e i media internazionali hanno mostrato esclusivamente l'attività dei provocatori, quale fosse l'unico problema in Grecia, dedicando pochi secondi allo sciopero. Questa sarebbe la loro presunta informazione obiettiva! Abbiamo a che fare con un'operazione su vasta scala per distorcere la realtà in Grecia, con il fine di nascondere la resistenza, la lotta e le rivendicazioni di centinaia di migliaia di persone che lavorano.
L'Ufficio stampa del CC del KKE ha sottolineato nella sua dichiarazione: "incidentalmente" durante le manifestazioni di sciopero compaiono vari gruppi di persone incappucciate con le forze anti-sommossa della polizia. E' una prova ulteriore che fa comprendere alle persone che il sistema e i meccanismi repressivi hanno paura del movimento della classe operaia in quanto capace di dare una prospettiva popolare. Il movimento operaio di classe sa come lottare e difendersi dai provocatori. La lotta continua intatta.
Inoltre, la Segretaria Esecutiva ha denunciato le montature messe in atto da alcune decine di individui incappucciati con le forze anti-sommossa della polizia nel tentativo di screditare le lotte operaie, intimidire i lavoratori e la gioventù e impedire la loro partecipazione alle manifestazioni di sciopero. Il PAME ha invitato i lavoratori a sfidarli e dare una risposta organizzata all'azione provocatoria di questi meccanismi attraverso la partecipazione di massa alle manifestazioni.
In un'intervista al canale televisivo MEGA TV il 28 giugno Aleka Papariga, Segretaria Generale del CC del KKE, ha sottolineato che l'attività degli individui incappucciati "serve anche il governo" e ha aggiunto che "ci sono diversi nuclei che operano dentro o fuori il governo o creati da meccanismi correlati che utilizzano o addirittura creano questi incidenti".
Parlando della possibilità di fallimento nel caso in cui il Parlamento non adottasse le misure antipopolari del governo, Papariga ha dichiarato: "la bancarotta è un dato di fatto. Ora intendono trovare un accordo sulle condizioni e la distribuzione delle perdite tra i creditori". Aleka Papariga ha invitato il popolo alla lotta per il disimpegno del paese dalla UE e per contemporanei cambiamenti radicali nella società e nell'economia.
2 ° giorno di sciopero.
Al secondo giorno di sciopero PAME con il Movimento dei contadini (PASY), il Movimento dei lavoratori autonomi e i piccoli commercianti contro i monopoli (PASEVE), il Fronte militante studentesco (MAS) e la Federazione delle donne greche (OGE) hanno tenuto manifestazioni di massa in 65 grandi città del paese.
Ad Atene la manifestazione si è svolta a piazza Omonia. Una delegazione del CC del KKE guidata dalla Segretaria Generale Aleka Papariga ha partecipato alla manifestazione. Successivamente è seguito un corteo per le strade della città che si è concluso in piazza Omonia, dove i manifestanti sono rimasti fino alla votazione del pacchetto di riforme antipopolari adottato nel pomeriggio dalla maggioranza parlamentare del PASOK, con 155 voti. Il gruppo parlamentare del KKE ha votato contro le misure nel loro complesso e si è diretto verso la manifestazione del PAME dove Aleka Papariga ha esteso un saluto sottolineando la necessità di continuare la lotta per il rovesciamento delle scelte antipopolari del governo, del capitale e dell'UE.
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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