La lotta per l'emancipazione della donna è la lotta per l'emancipazione di tutta la classe lavoratrice
Il 1° marzo il Partito Comunista di Grecia (KKE) ha organizzato in Attica una manifestazione [foto] per celebrare il 100° anniversario dall'istituzione della giornata internazionale della donna e il contributo del KKE alla lotta per l'emancipazione delle donne.
L'evento si è aperto con l'intervento di Cangyl Ornek, del Partito Comunista di Turchia (TKP) che ha pronunciato un breve saluto. Cangyl Ornek ha evidenziato il contributo delle donne alla lotte dei lavoratori del tabacco in Turchia e ha ribadito la solidarietà del TKP con le lotte della classe operaia in Grecia. Nell'ambito dell'incontro è stato anche proiettato un video sul contributo del KKE per l'emancipazione delle donne e un programma di canti rivoluzionari ispirati dalle lotte dei lavoratori. Lo Stadio di Apollonas in Rizoupolis si è rivelato troppo piccolo per accogliere tutte le persone che hanno risposto alla chiamata del KKE partecipando all'evento.
Aleka Papariga, Segretaria Generale del CC del KKE, ha pronunciato il discorso più atteso. Tra l'altro ha sottolineato che la guerra che il governo ha sferrato nei confronti delle famiglie dei lavoratori, contro le donne e le giovani coppie deve incontrare la mobilitazione del popolo e del movimento organizzato.
Aleka Papariga ha sottolineato come il KKE sin dal principio, sia stato il primo partito a parlare di parità di genere e, naturalmente, di diritto di voto alle donne. "La storia della lotta per l'emancipazione della donna si dimostra lotta per l'emancipazione dell'intera classe lavoratrice. La reale emancipazione della donna dallo sfruttamento di classe e la doppia oppressione che subisce, l'effettiva parità tra i sessi può essere realizzata solo con l'abolizione dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo, vale a dire nel socialismo".
La Segretaria ha infine invitato il popolo a partecipare l'8 marzo alla manifestazione comune di PAME e della Federazione delle Donne Greche .
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
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